Una specializzazione nelle birre di alta qualità

ProgettoBirra propone una gamma di birre di eccellenza. L’azienda non si occupa solo della distribuzione dei prodotti ma anche della valorizzazione dei brand con attività di marketing e di comunicazione e con azioni in store. Intervista a Sandro Vecchiato, general manager

ProgettoBirra si conferma società di riferimento nella distribuzione di birre speciali nel segmento off trade. Oggi ha un portfolio altamente specializzato in birre di qualità, con sede a Imola, è in grado di distribuire sia in diretta che attraverso centrali di acquisto. “La società propone un portfolio composto unicamente da birre di eccellenza -afferma Sandro Vecchiato, general manager di ProgettoBirra-. Una altissima specializzazione, che ha permesso all’azienda di avere un forte sviluppo in questi ultimi anni. ProgettoBirra inoltre non si occupa solo di distribuzione, ma di gestione dei brand a 360° grazie ad attività di marketing sia in termini di comunicazione trade, con presenza sui migliori magazine trade italiani, sia con attività di comunicazione verso i consumatori finali, con pianificazioni in Tv, affissioni, sia in store”. Far crescere la cultura birraria in Italia, per questo motivo organizza corsi di degustazione, cultura per l’intera filiera di distribuzione: dai buyer fino ai direttori dei punti vendita.

Quali le principali criticità e quali le prospettive?
Il mercato delle birre speciali è in forte e continua evoluzione. Lo scenario è in continua mutazione, e comporta una forte capacità di rispondere a quelle che sono le esigenze di mercato. I grandi gruppi distributivi dimostrano sempre più interesse nel segmento delle birre speciali, e il fenomeno dei microbirrifici porta sugli scaffali una grande molteplicità di nuove etichette. Tutto questo conduce a una frammentazione e ad una confusione da parte del consumatore finale. È proprio verso il consumatore finale che ci rivolgiamo, è lì che vediamo il futuro: oggi sceglie, si informa, vuole capire cosa sta acquistando e cosa berrà. E proprio in questa scelta può trovare nei prodotti di ProgettoBirra ciò che cerca.

In quali aree state investendo e qual è il vostro grado di innovazione?
Qualità del servizio, cura del brand e distribuzione: da sempre questi sono i milestone di ProgettoBirra, su cui ha costruito la propria storia, e su questi vogliamo continuare ad investire.

Qual è la situazione nei diversi canali distributivi?
ProgettoBirra è parte del gruppo di Interbrau, azienda che importa e distribuisce sia in on che in off trade. Come sul mercato offtrade, anche sull on i consumatori sono sempre piu alla ricerca di qualità e innovazione. Bevono meno, ma vogliono bere meglio.

Come sono i vostri rapporti con la gdo?
Il canale moderno è un segmento di mercato di grande interesse. Nella costruzione della strategia di sviluppo di un brand diventa oggi imprescindibile la valutazione se inserirlo o no, e come, nel canale moderno.

Siete presenti in tutte le insegne di questo canale? Con quali prodotti?
Siamo presenti su tutto il territorio nazionale, copriamo tutte le insegne più importanti. Il nostro portfolio prodotti spazia dalle eccellenze birrarie Belghe a quelle tedesche, dalle scozzesi alle americane, fino all’Italia con Birra Antoniana. A seconda delle Insegne e del progetto distributivo, costruiamo la gamma per ogni insegna. Grazie al suo sistema distributivo, ProgettoBirra può inviare i prodotti sia alle centrali di acquisto, che in diretta.

Quanto pesa per voi questo canale? Un peso destinato a crescere?
È sempre più in crescita. Questo grazie ad una costante rafforzamento della cultura birraria in Italia, che porta il consumatore finale ad avere una maggiore attenzione verso le specialità.

Come cambia (o è cambiato) il vostro marketing e la vostra comunicazione?
Negli ultimi anni la strategia di comunicazione è notevolmente cambiata. Oggi non si parla più di “comunicare”, ma di “coinvolgere” sia la filiera distributiva, sia i consumatori finali, nel progetto. Ogni piano media preparato deve essere capace non solo di comunicare un brand, ma di raccontare una storia, appassionare. E deve essere capace di “ascoltare”, non solo mandare un messaggio. Questo il motivo per cui sempre più importante è l’utilizzo di diversi media per raggiungere un sempre più ampio target, raccontare la storia, le peculiarità, i valori di ogni brand. E creare community di appassionati capaci di veicolare i valori e le peculiarità di ogni brand.

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