Unicoop Firenze investe anche sul territorio

Un risultato importante per Unicoop che conferma così il miglior risultato netto fra le 9 grandi cooperative di consumo, ma anche il successo della sua politica dei prezzi a favore delle famiglie, non disgiunta dalla valorizzazione dei fornitori locali sempre più numerosi e visibili negli assortimenti. Con vendite pari a 2,35 miliardi di euro, e un utile netto di 68,6 milioni, Unicoop Firenze, già gruppo leader all'interno del circuito nazionale delle cooperative di consumatori, sia per fatturato (2.689 milioni di euro nel 2014) sia per produttività al mq (13.825 euro) secondo il rapporto Gdo di Mediobanca, presenta un bilancio 2015 positivo, dopo 67 assemblee consultive aperte ai soci delle 38 sezioni. L'utile di bilancio 2015 porta il patrimonio netto di Unicoop Firenze oltre la soglia del miliardo e mezzo di euro.Nel dettaglio, l'utile 2015 è composto da 42,7 milioni relativi alla gestione ordinaria e 38,5 milioni inerenti alla gestione straordinaria, alla cui somma vanno detratti 12,6 milioni di euro di imposte.

Impegno sulla convenienza

E a corroborare questo orientamento programmatico sulla convenienza (unita ovviamente alla qualità), Unicoop sottolinea la differenza tra inflazione interna (-0,4%) e inflazione nazionale rilevata da Istat (+0,8%), differenza che corrisponde a 120 punti base, e che riflette lo sforzo di mantenere competitiva l'offerta senza ricorrere a politiche di prezzo troppo aggressive, e optando per una formula ("prezzi bassi sempre") più vicina all'Edlp che alla promozione selvaggia.

Secondo le rilevazioni di Altroconsumo, il mensile dell'associazione nazionale dei consumatori, i punti di vendita Unicoop risultano i più convenienti nelle province di Arezzo, Pistoia, Firenze, Pisa.

Fra le voci più critiche (nel senso di onerose) nel bilancio 2015 Unicoop sottolinea i 2,4 milioni di euro relativi agli investimenti della cooperativa in attività educative per le scuole toscane, la solidarietà locale e nazionale, a sostegno del patrimonio artistico e culturale toscano. Ma si tratta di investimenti ben orientati, come tutto quello che va in solidarietà e cultura.

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