Unicoop Tirreno rinuncia alla Campania?

Sembra ufficiale! Dopo mesi di trattative, l'insegna a marchio Coop, è destinata a scomparire dal panorama della gdo campana. È quindi destinato ad interrompersi definitivamente, con la ventilata chiusura dell'iper di Afragola e la mobilità per 250 dipendenti (sui 677 complessivi), il percorso di Unicoop Tirreno in questo territorio, iniziato con l'apertura dell'iper di Avellino.

La posizione della cooperativa

“Non avremmo voluto arrivare a questo punto -sottolinea testualmente la nota della direzione della cooperativa toscana- abbiamo tentato ogni strada, dalla ricerca di una soluzione interna al movimento cooperativo all'ultima proposta della creazione di una società con un imprenditore campano, per salvare i posti di lavoro e la presenza del marchio Coop in Campania”.

I dati che emergono, sono lo specchio di una situazione economica che è difficilissima, rafforzata dal calo dei consumi, in una regione a basso reddito pro-capite: 14 milioni di euro di perdita solo nel 2012, che diventano 80 milioni negli ultimi cinque anni di esercizio.
I tentativi di far tornare in equilibrio la gestione, non hanno avuto successo e il consiglio di amministrazione ha affidato alla presidenza e alla direzione il compito irrevocabile di sanare una situazione che sta mettendo a rischio l'impresa.
La soluzione, tentata nei mesi scorsi, si è rilevata impraticabile per l'assenza di un accordo unitario con le tre organizzazioni sindacali e anche il piano industriale che era stato presentato da Unicoop Tirreno e da un imprenditore privato locale è stato respinto dalla maggioranza dei lavoratori campani.

Le prospettive

Gli scenari che si aprono da oggi, sono la procedura di mobilità e la previsione di chiusura dell'iper di Afragola. In un arco di 45 giorni, si apre una discussione e un confronto con le organizzazioni sindacali e se questa prima fase non troverà un tavolo di accordo, si cercherà la mediazione con un ente istituzionale. In questo delicato contesto -fa presente Unicoop Tirreno- diventa doveroso concentrare sforzi e risorse sulla salvaguardia delle strutture campane, che possono avere una prospettiva, evitando il definitivo abbandono del territorio campano. Vista l'attuale situazione, c'è il rischio di mettere in pericolo, molto più posti di lavoro nonché il futuro dell'intera struttura di Unicoop Tirreno, fermo restando la disponibilità della coop toscana, nel lasso di tempo consentito dalla procedura e mantenendo fermo l'obiettivo della sostanziale riduzione delle perdite, di esaminare soluzioni credibili che venissero proposte.

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