Unicoop Tirreno: stime positive per la fine del 2017

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La cooperativa comunica che i dati sull’andamento delle vendite e i numeri previsti per fine anno sono incoraggianti e sostanzialmente in linea con gli obiettivi di bilancio prefissati

Per Unicoop Tirreno i dati sull’andamento delle vendite e le stime a finire per il 2017 sono positivi e incoraggianti. Questo quando comunicato dall'azienda in risposta allo stato di agitazione proclamato dalle organizzazioni sindacali.

Unicoop Tirreno prevede un sostanziale rispetto degli obiettivi di bilancio prefissati e degli impegni assunti con le Cooperative finanziatrici, con prosieguo della riorganizzazione e la graduazione del ricorso agli ammortizzatori sociali.

"In coerenza con gli accordi sindacali, è stata definita nel complesso l’uscita incentivata di 200 persone. Si è previsto il ricorso alla Cassa Integrazione autorizzata dal Ministero del Lavoro fino ad un massimo di 130 persone sulla sede di Vignale e la ricollocazione in altri punti vendita del personale di rete in esubero causa chiusure ed efficientamenti di punti vendita con ricorso se necessario ai contratti di solidarietà. Su Vignale, lo schema di utilizzo della Cassa Integrazione, presentato alle organizzazioni sindacali nel luglio scorso, impatta su 62 persone".

Unicoop Tirreno specifica inoltre che "in coerenza con gli obiettivi del Piano Industriale la Cooperativa conferma la decisione di cessare la sua attività nei due punti vendita della Campania di Napoli Via Arenaccia e Santa Maria Capua Vetere con modalità e tempi coerenti con quelli che sono gli impegni contrattuali assunti. Ricordiamo che i due supermercati registrano risultati operativi annuali in perdita per 2 milioni di euro e che sin dalle prime fasi delle trattative sindacali sono stati individuati fra i punti vendita critici".

Per quanto riguarda il punto vendita di Terracina (dove la perdita annuale è di 0,5 milioni di euro) "le prospettive del punto vendita, individuato dal Piano Industriale come critico, sono state analizzate ed approfondite rispetto alle possibilità di rilancio o chiusura. La chiusura è conseguenza dell’elevata perdita di gestione e dell’impossibilità di invertire la tendenza. La Cooperativa è impegnata nel verificare la disponibilità dei dipendenti alla ricollocazione nella rete vendita Coop del Lazio mentre chi vorrà potrà accedere agli incentivi all’esodo volontario previsti dagli accordi sindacali. Al termine di questa fase, se necessario, verrà aperta una procedura di mobilità".

Nel frattempo, sono in fase di valutazione le manifestazioni di interesse per il subentro di altri operatori nella gestione del supermercato. Per quanto riguarda le esternalizzazioni di attività, infine, Unicoop Tirreno sta sperimentando alcune soluzioni limitate che riguarderanno 5 persone in sede e una decina di persone in 3 punti vendita del Lazio.

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