Unieuro, l’obiettivo è superare 1,6 miliardi

In un mercato che vale, come fatturato al consumo, circa 13-14 miliardi, con i primi 5 gruppi che concentrano il 59%,  ma caratterizzato da dinamiche fortemente concorrenziali e involutive sul piano dei risultati di vendita e di bilancio, la nuova Unieuro si presenta al pubblico, attraverso l'incontro con la stampa tenutosi nell'incantevole cornice del resort Torreserena a Marina di  Ginosa (Ta), con la sicurezza di rimanere tra i primi 4 gruppi nazionali, e la previsione di superare 1,6 miliardi di giro d'affari per il fiscal year 2015-2016.

Chi sono questi 4 gruppi è facile intuirlo, anche se la relazione preliminare di Gfk, tenuta da Antonio Besana, Deputy General Manager Italia, e della quale parleremo a parte, non era destinata ai giornalisti che hanno dovuto lambiccarsi sulle quote: Unieuro ha comunque il 9,2% del mercato retail. I 4 possono essere Media World (che però va malino per non dire maluccio), Euronics, Trony, Unieuro. Oppure MW, Euronics, Expert, Unieuro. Invitiamo gli addetti ai lavori a una maggiore trasparenza sulle quote, sebbene, anche nel mercato TCG, le ponderate totali o aggregate sono ormai relative rispetto a parametri più cogenti come la produttività o la redditività. Su questi temi Giancarlo Nicosanti, AD di Unieuro, ha espresso concetti molto chiari e in parte condivisibili: "Noi abbiamo una rete molto varia per prestazioni: i punti di vendita hanno fatturati che vanno da un massimo di 40 milioni a un minimo di 2,5 milioni. Ma per noi la redditività è più importante dei fatturati: un negozio che fattura, poniamo, 2 milioni di euro annui, ma con redditività di 100.000 euro è meglio di un negozio che fattura tre volte tanto, ma perde". Affermazione scontata solo in apparenza: non tutto il mercato è consapevole di questo sacrosanto truismo (e si veda la cover di Mark Up, giugno 2015).

 

Giancarlo Nicosanti_AD

Giancarlo Nicosanti, amministratore delegato Gruppo Unieuro

Quotazione: a quando?

Se ne parla da più di un anno. Giuseppe Silvestrini (figlio del fondatore di SGM, Vittorio, e azionista della newco al 15%) è certo che lo sbarco in Borsa avverrà, non subito, ma avverrà, e questo accadrà anche se che il fondo attualmente proprietario (Rhone Capital) decida di vendere, circostanza da non escludere. E quotarsi è una delle ambizioni di Giancarlo Nicosanti, che vorrebbe essere il primo a portare a Piazza Affari un gruppo d'acquisto nazionale specializzato nel retail TCG.

Un profitto record

A un anno dal rilancio del marchio Unieuro, la Convention di Ginosa è stata l'occasione di riunire gli affiliati (263) e fare il punto sui dati chiave del gruppo, fra i quali segnaliamo per la loro primazia statistica:

-i 1.397 milioni di fatturato consolidato (anno fiscale marzo 2014-febbraio 2015)

-i 57 milioni di Ebitda (record storico per il Gruppo)

-i 443 punti di vendita a marchio Unieuro o Unieuro City (ribrandizzati)

-l'acquisizione degli 8 store aereoportuali di Fiumicino, Linate e Malpensa

Ma perché non c'era l'industria? "La ragione è molto semplice e non ha nulla di conflittuale o snobistico -ha risposto Giancarlo Nicosanti, ad Unieuro - volevamo semplicemente incontrarci per parlare e ascoltarci, condividendo problemi e opportunità, scambiandoci informazioni e suggerimenti".

C'era invece l'industria nella convention, tenutasi a non di più di 20 km di distanza, di Expert, il marchio che campeggiava fino a circa un anno fa sui negozi SGM Marcopolo, prima che si celebrasse il matrimonio con Unieuro. Dispetti fra ex parenti?

Investimenti in ammodernamenti e formazione

Dalla front line dei manager Unieuro (oltre a Giuseppe Silvestrini e all'amministratore delegato Giancarlo Nicosanti, c'erano Luigi Fusco, Coo, Andrea Scozzoli, Cfo, e Marco Titi, direttore marketing) sono arrivati in sintesi i principali obiettivi di sviluppo che riguardano il versante della rete diretta e indiretta con nuova apertura a Bolzano e 10 nuovi partner,  investimenti di 30 milioni per il refurbishment di oltre 40 punti vendita da completare entro il 2015; e poi la formazione per la quale Unieuro destinerà oltre 2 milioni di euro per un progetto destinato a tutta la rete vendita sviluppato con l’Università Bocconi di Milano.

 

 

 

 

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