Verso layout empatici? Si può fare!

L'evoluzione dello spazio retail: da mero luogo di vendita a meta di visita... L'editoriale della direttrice Cristina Lazzati (da Gdoweek n. 17)

Non può essere trascurata, la mutazione genetica sta avvenendo proprio sotto i nostri occhi e potrebbe rappresentare un cambiamento epocale. Ci siamo spesso chiesti come internet e l’eCommerce avrebbero influito sul mondo del retail fisico; tra i molteplici influssi, il cambiamento del negozio è uno tra i più evidenti, non più ancorato ad una funzione “d’uso”, ma trasformatosi in uno spazio dove il prodotto, la marca entrano in contatto fisico con il cliente. Per farlo deve attirarlo al suo interno, le vetrine diventano così stage teatrali dove i manichini non si limitano ad indossare un capo ma “fanno” delle cose ... prendono il tè, festeggiano il Natale, pattinano, parlano al telefono, trasmettono messaggi empatici verso chi si trova a passare loro accanto che si riconosce nel gesto, entrando così in relazione. Intanto, il food pesca a piene mani dal lusso e si innesta nel vissuto di tavole apparecchiate che suggeriscono sontuosi banchetti o diventa “mestiere” agito o suggerito, riportando così alle origini artigianali del saper fare ... Il cibo è e sarà il grande protagonista del retail dei prossimi anni, diventando azione, riscoperto simbolo di una socialità che cambia, ma che continua a reclamare il suo ruolo primario nella vita dell’individuo.

Amo il cambiamento e lo vivo con passione, mi occupo di marketing e retail da vent'anni, ho diretto on e off Gdoweek e da qualche anno anche Mark UP. Prima, ho seguito con altrettanta passione cinema e lifestyle, ho scritto di moda e di ristoranti, ho lavorato per la televisione e per la radio. Ho vissuto almeno tre vite e nessuna mi ha annoiata.

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