Wal-Mart cerca il supporto dei fornitori per abbassare i prezzi

Oltre ad essere da sempre il primo gruppo distributivo mondiale per vendite (oltre 476 miliardi di dollari), con 4.500 negozi nei soli Usa, Wal-Mart è anche il primo retailer Usa senza nessun concorrente a soffiargli sul collo: Costco, il 2° nel rank Usa di Deloitte, realizza ricavi per 105 miliardi di dollari, e The Kroger, al 3° posto, fattura ancora meno: 98,4 miliardi di dollari. Ci stupiamo perciò un pochino, noi che non viviamo tutti i giorni laggiù, a leggere sul Wall Street Journal, che il gigante di Bentonville-Arkansas sta chiedendo ai fornitori di ridurre le spese in pubblicità nei suoi punti di vendita nel tentativo di abbassare ulteriormente i prezzi. Wal-Mart vuole rivendicare la sua posizione di leader storico sui prezzi e nel contempo rivitalizzare, pur nel clima di dura concorrenza che motiva la guerra dei prezzi, il trend moscio delle vendite in US.

Wal-Mart ha aggiornato gli investitori su come intende realizzare questo obiettivo, già entro le ferie 2015 (un periodo molto importante per le vendite) imprimendo una svolta all’assortimento e migliorando l’esperienza dei clienti. È Greg Foran, dall’estate scorsa Ceo di Wal-Mart US (il 60% delle vendite totali) a spingere su questa rotta con azioni decise. Foran sta passando al setaccio ogni segmento del business e della filiera, dal miglioramento della freschezza del prodotto agricolo fino a dettagli apparentemente banali come quello di assicurarsi che la merce venga scaricata sulla superficie di vendita e non ammonticchiata all’esterno delle riserve.

Greg Foran in Cina

Prima di Wal-Mart US, Greg Foran (in primo piano, con la camicia azzurra) è stato a capo di Wal-Mart Asia

Ridurre prezzi dei prodotti vicini alla data di scadenza è una strategia che secondo Foran portererebbe da sola a ottenere 500 milioni di dollari di risparmi. Molta attenzione anche sull’approvvigionamento: per trovare luoghi e fonti di "procurement" più convenienti in termini non solo di prezzi ma anche di filiera logistico-energetica (ricordiamo che Wal-Mart è uno dei massimi inquinatori degli Usa, da sempre nel mirino delle associazioni ambientaliste).
Wal-Mart aumenterà il passo anche nelle iniziative per incrementare la produttività. A febbraio aveva annunciato che avrebbe aumentato il salario d’ingresso ad almeno 10 dollari dal febbraio 2016 migliorando il training dei lavoratori a cottimo. Dopo 7 trimestri di vendite in calo Wal-Mart ha spuntato 2 quarter di seguito con vendite in aumento. I risultati stanno arrivando.

 

 

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