Per l'intero anno fiscale 2016 (terminante il 31 gennaio), Wal-Mart registra una lieve diminuzione delle vendite complessive (-0,7%) scendendo, si fa per dire, a 478,6 miliardi di dollari, e un costo merci al netto di altri redditi (come le membership, in crescita), pari a quasi 361 miliardi di dollari, in diminuzione di oltre 110 bp. Più preoccupante il reddito operativo che chiude a -11,2% posizionandosi sui 24,1 miliardi di dollari. Leggendo il bilancio, ancora “unaudited”, si nota una radicale asincronia tra l’andamento delle vendite, positive solo in Usa, e nell’area Canada-Messico, e quello della gestione caratteristica che è in flessione su tutti e tre i principali mercati Wal-Mart: WM Usa (-10,5%), International (-13,4%) e Sam’s Club (-7,9%). Sul fronte delle vendite, invece, il mercato interno va bene (298.378 milioni di dollari, +3,6%), male l’International (-9,4%), maluccio Sam’s Club (-2,1%). L’utile netto flette del 9,2% scendendo a 14.694 milioni di dollari.
Il retailer più grande del mondo, guidato da Doug McMillon, ha registrato nel 4° trimestre (FY 2016) una flessione nel reddito operativo (-17,1%) che senza la chiusura di punti di vendita (ben 269 a livello globale) si ridurrebbe a -5,3%.
Fra gli “highlights” del 4° trimestre (si veda infografica) si segnalano il lieve miglioramento (+0,6%) delle vendite comparabili, con la conferma di un trend positivo per il sesto trimestre consecutivo, che crescono però meno rispetto allo stesso periodo del precedente anno fiscale (+1,5%).
L’eCommerce cresce dell’8% sempre nel 4° trimestre. Ricordiamo che Wal-Mart è il 4° e-tailer del mondo con oltre 13 miliardi di dollari da vendite on-line.