Conad Adriatico, uno dei più importanti poli cooperativi interregionali del sistema Conad, che presidia 5 regioni centro-meridionali italiane (Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Puglia) con presenza consistente in due Stati balcanici (Albania e Kosovo), ha chiuso il bilancio 2015 con utile netto di 4,7 milioni di euro. Il traguardo di fatturato 2016 porta scritto 1 miliardo. Il Cda ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2015, che sarà sottoposto all'assemblea dei soci il prossimo 22 maggio.
Il giro d'affari dei pdv sfiora i 963 milioni
In un anno, il 2015, caratterizzato da timidi segnali di ripresa per il settore della distribuzione alimentare, e da una curva dei consumi per la prima volta ferma nella sua ininterrotta parabola discendente, Conad Adriatico ha messo a segno prestazioni superiori alle medie del settore. Il giro d'affari dei punti di vendita nelle regioni in cui Conad Adriatico è presente con le sue insegne ha raggiunto i 962,8 milioni di euro, +4% rispetto al 2014: un incremento che ha rafforza le quote di mercato, confermando la leadership dell'insegna in Abruzzo e Molise rispettivamente con 24,41% e 21,82% di "share". E proprio l'Abruzzo, dove il fatturato ha raggiunto 482 milioni (+3,7%) ha evidenziato particolare dinamismo, compensando l'andamento meno positivo della Basilicata che, come altre regioni del Sud, è ancora nella morsa della crisi.
Il patrimonio netto di Conad Adriatico sale a 118 milioni. "Nel 2016 puntiamo a tagliare il traguardo del miliardo di fatturato di rete -ha detto Antonio Di Ferdinando, il cui mandato di amministratore delegato e direttore generale è stato rinnovato dal Cda per il prossimo quinquennio- in coerenza con il piano di sviluppo triennale che prevede investimenti per 15 milioni, 63 aperture e 2 nuovi distributori per l'erogazione dei carburanti".