Conad Adriatico chiude il 2014 in positivo a +1,7%

Conad adriatico
Antonio Di Ferdinando, Ad di Conad Adriatico
Antonio Di Ferdinando, Ad di Conad Adriatico

Nonostante i consumi in calo e relative difficoltà del mercato, Conad Adriatico chiude il 2014 con giro d’affari attestato a 925,4 milioni di euro, in crescita dell’1,7%. Utile netto attestato a 2,8 milioni di euro e patrimonio netto consolidato di 113,4 milioni di euro. Si tratta di risultati ottenuti con la riqualificazione della rete di vendita e un piano strategico di sviluppo, che ha rafforzato ulteriormente la leadership nel canale supermercati.
Forte in tal senso l’impegno per valorizzazione territoriale, offerta qualitativa nei reparti del fresco e sostegno dei redditi con molte iniziative di convenienza sui 372 punti di vendita, che si calcola abbiano generato oltre 326,6 milioni di risparmio per i clienti, passando anche per le 32 parafarmacie.
Regioni
La quota di mercato vede la cooperativa leader in Abruzzo (24,5 per cento) e nel Molise (22,7 per cento); mentre nelle Marche è attestata all’8,5 per cento, in Basilicata al 6,5 per cento e in Puglia al 6,9 per cento. Bene anche in Albania, dove il giro d'affari aumenta del 17,3% rispetto al 2013.
Investimenti
Il piano di sviluppo per il biennio 2015-2016 prevede 33 nuove aperture, di cui 8 quest’anno, nonché l’avvio di 2 distributori carburanti.
Si continua dunque a investire, pur “consapevoli che il welfare della grande distribuzione non può durare ancora a lungo. Affrontiamo la crisi tagliando ancora i nostri margini, ma sappiamo che per rilanciare i consumi, mai così in basso dal 1990 e con la spesa alimentare che è la seconda voce del bilancio familiare, è indispensabile creare le necessarie premesse per dare avvio e sostenere la ripresa del Paese. E’ un invito che rivolgiamo al governo”, ha sottolineato l’ad e direttore generale di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando.

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