Lidl mette a scaffale la ricetta di un cliente

Dal talent televisivo al punto di vendita: ecco come Lidl, in partnership con il fornitore di Piatti Freschi Italia, è riuscito a mettere in distribuzione una pietanza nata dal cliente e concepita senza vincoli produttivi (da Gdoweek n. 15)

Ribaltare sia le logiche di assortimento sia il processo di sviluppo del prodotto, partendo dal cliente e da ciò che vuole trovare in assortimento: è con questa finalità che Lidl ha industrializzato il piatto vincitore del talent show culinario “La ricetta perfetta – dal fornello al carrello”, trasmesso da Canale 5 la scorsa stagione televisiva. Stiamo parlando di “Che Seppia”, nome con cui è stata ribattezzata la ricetta finalista (seppie in umido con crema di piselli e menta creata dalla chef amatoriale Samantha Alborno), che è stata messa in produzione e distribuita nella rete Lidl sotto il marchio Italiamo. Continua così un percorso di co-creazione del prodotto con il cliente iniziato con Pizza Fantastica e Gelato Fantastico. Per capire le differenze rispetto al passato, le difficoltà e i vantaggi di un’operazione di questo genere , abbiamo parlato con Lorenzo Pirami, responsabile acquisti food dell’insegna e anche con Massimiliano Orsi, Mdd manager gdo e discount di Piatti Freschi Italia,il fornitore che ha seguito il progetto, dalla ricetta alla messa a scaffale.

Quali sono state le principali sfide da affrontare per immettere il prodotto sul mercato il prodotto vincitore del talent sho televisivo La Ricetta Perfetta?
Sicuramente il rispetto delle tempistiche ha rappresentato la criticità maggiore. In proposito va ricordato che, per sviluppare un prodotto dalla sua ideazione fino alla sua realizzazione, e farlo successivamente arrivare sul punto di vendita, ci vogliono mediamente 4-5 mesi. In questo caso ce ne sono bastati solo 2 e mezzo: abbiamo infatti contattato il fornitore a inizio aprile e già nella prima metà di giugno Che Seppia era in vendita.

Un processo impegnativo da gestire aanche sul fronte interno ...
Naturalmente abbiamo dovuto lavorare sempre con l’acceleratore premuto: ad esempio abbiamo snellito i tempi di approvazione della ricetta che il fornitore ci ha sottoposto. Inoltre, siamo stati più rapidi di quanto lo siamo normalmente nello sviluppo grafico, gestito in toto dalla nostra azienda. E rapidità, come è facile intuire, è stata la parola d’ordine anche in ambito logistico. Per essere chiari: l’ultima puntata del talent è stata trasmessa domenica 12 giugno e lunedì 13, all’apertura dei nostri store, Che Seppia era presente in tutti i 570 punti di vendita Lidl.

Ne è valsa la pena?
Certamente sì. I primi riscontri sono molto positivi, anche se il tempo dei bilanci verrà più in là nel tempo, quando sarà passato in maniera definitiva l’”effetto talent”. Siamo così soddisfatti che abbiamo già in programma nuove iniziative che prevedono il coinvolgimento del consumatore nella realizzazione del prodotto. Del resto, questi progetti ci hanno sempre dato soddisfazione, perché creano un rapporto nuovo, di collaborazione, con il consumatore, rendendolo vero protagonista delle proprie scelte d’acquisto.

Sono progetti che cambiamo anche la relazione con il fornitore ...
La rafforzano, piuttosto. La partnership diviene reale: solo parlandosi in modo franco, dettando gli obiettivi e lasciando da parte i limiti negoziali e commerciali, si riescono a superare le difficoltà che, altrimenti, ci sarebbero in una trattativa normale.

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