Balzo in alto delle materie prime: lo zucchero fra tutte. Effetti su tassi e inflazione

Le tensioni inflazionistiche che vedono crescere i prezzi in area euro oltre il 2% su base annua hanno costretto oggi la Bce ad aumentare i tassi, portando il costo del denaro all'1,5%, Un'operazione che rischia di indebolire il flebile trend di ripresa, ma d'altra parte la priorità della Bce è proprio quella di tenere sotto controllo il valore della moneta.

Indici in crescita
L'inflazione in atto deriva non solo dall'incremento dei prodotti petroliferi, ma soprattutto dall'excalation dei costi delle materie prime food. In campo alimentare gli indici mondiali delle commodities segnala un incremento di oltre l’1% tra giugno e maggio, con aumenti più rilevanti per lo zucchero, con i contratti futures con scadenza ottobre 2011 sono saliti del 15% in un mese; in crescita anche la carne, mentre le minori preoccupazioni sui raccolti hanno allentato l’attenzione sui cereali.

Previsioni
Secondo le analisi della Fao, l'organismo dell'Onu che si occupa dei problemi della nutrizione nel mondo,  le previsioni sono di quotazioni alte per i prossimi anni, anzi i prezzi per prodotti fondamentali come il frumento potrebbero addirittura avere incrementi superiori del 100% nel giro di un ventennio; e questo non sarebbe solo un problema per la spesa di tutti i giorni dei ceti meno abbienti dei paesi industrializzati, ma un dramma per tutti i paesi poveri con popolazione crescente. Perché significa più rischio di carestie, di scoppio di guerre, di immigrazione.

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