Affitti dei negozi: le precauzioni di padroni e inquilini

Uno studio di Gabetti Corporate con King Sturge ha analizzato le prassi che oggi sono applicate più spesso nelle trattative di locazione commerciale; di norma la previsione di legge che stabilisce l’aggiornamento dei canoni al 75% dell’Istat viene integralmente rispettata anche oggi (quando - aggiungiamo noi  non si ricorre all’artificio della scalettatura del canone, stabilendo un canone a regime più alto di quello che si chiederebbe con l’aggiornamento al 100% e si pratica uno sconto per i primi anni). Ci sono però sempre più precauzioni sia da parte dei proprietari che degli inquilini.

I proprietari

Sempre più spesso in luogo del deposito cauzionale (sul quale maturano interessi) richiedono una fidejussione bancaria a prima richiesta che copra almeno 6 mesi di affitto, mentre non sono accettate le fidejussioni assicurative o bancarie non a prima richiesta. Inoltre, chiedono la firma di una clausola espressa per la rinuncia alla buonuscita.

Gli inquilini

Se non hanno già la licenza subordinano l’esecuzione del contatto di locazione al conseguimento delle autorizzazioni commerciali; il limite massimo di solito concesso dalle proprietà non supera l’anno.
Chiedono che la proprietà si impegni a non locare altri immobili in un perimetro definito a concorrenti
diretti del conduttore.

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