Agrinsieme: vendemmia di qualità con produzione in aumento

Sono le previsioni di Agrinsieme per la vendemmia in corso. Dati su cui convergono Federvini e anche Uiv, che da anni collabora con Ismea per l’elaborazione delle previsioni attraverso un capillare monitoraggio del territorio vinicolo italiano con un dettaglio regionale.
"Per la prima volta quest’anno le nostre organizzazioni hanno monitorato insieme l’andamento del settore vitivinicolo -ha detto il coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi- ed hanno condiviso le riflessioni ricavate dai propri osservatori economici".

Aspettative incoraggianti
"Le aspettative dei nostri produttori per questa vendemmia -sostiene il presidente di Unione Italiana Vini Domenico Zonin-
sono incoraggianti: benché la situazione sia molto differenziata a
livello locale in alcune regioni, nel complesso si delinea una
sostanziale stabilità a livello nazionale".
Il monitoraggio prevede infatti ovunque una buona annata: dal punto di vista
qualitativo, lo stato vegetativo dei vigneti è soddisfacente.

Vendemmia positivamente in ritardo di 15 gg
In linea generale,
la vendemmia è in ritardo rispetto allo scorso anno di circa 15 giorni
per le condizioni climatiche difficili che hanno interessato la nostra
Penisola in primavera, ma è, ad ogni modo, nei tempi ottimali rispetto
al normale ciclo vegetativo dell’uva. La presenza di forti grandinate ha
influenzato l’andamento quantitativo di alcune zone, soprattutto nel
Nord Italia, ma in taluni casi il recupero è stato importante e la
quantità è risultata di poco al disotto della media.

Previsto l'aumento di produzione dei bianchi
La previsione riguarda soprattutto quelli con ottimi livelli di qualità, mentre per i vini rossi si attende un raccolto in linea con i dati dello scorso anno.

Produzione Ue stabile
Al momento non esistono preoccupazioni per il Bilancio Ue atteso che da una parte la Spagna prevede una vendemmia nettamente superiore al 2012, mentre in Francia si segnala una possibile diminuzione quantitativa di 5/6 milioni di ettolitri rispetto alle iniziali previsioni dei primi di agosto. Questo porterebbe quindi ad una sostanziale conferma della produzione a livello Ue rispetto alla vendemmia dello scorso anno.

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