Aires: lieve calo per il mercato eldom, male il consumer electronics

Nei primi sei mesi del 2013 le catene di elettrodomestici ed elettronica di consumo aderenti ad Aires hanno fatturato 4 miliardi e 224 milioni di euro, 115 milioni meno rispetto al medesimo periodo del 2012, con un calo intorno al 2,6%.
Il calo del fatturato è legato al comparto del consumer electronics (televisori, video Dvd e blu ray, eccetera) che nei primi sei mesi del 2013 ha visto 961 milioni di euro di vendite, pari a -21,3% rispetto al primo semestre del 2012.

La crisi del video
Secondo Alessandro Butali, presidente di Aires, "La crisi del video continua da tempo ed è in gran parte frutto dell’accelerazione forzata del digitale terrestre che ha spinto quasi tutte le famiglie italiane a cambiare i televisori fra il 2009 al 2011, creando di fatto una brusca frenata nel mercato degli anni successivi. Oltre a questo va notato come alcune nuove tecnologie video arrivate nel frattempo sul mercato (mi riferisco soprattutto al 3D, ma anche alle smart Tv) non abbiano dato i risultati sperati".

Gli altri comparti
Prosegue  la corsa del comparto della telefonia con il successo degli smartphone: nei primi 6 mesi 2012 aveva fatturato circa 602 milioni che sono diventati oltre 767 nei primi cinque mesi del 2013 con una crescita di circa il 27%. Il comparto IT (computer, periferiche, software) è risultato relativamente stabile come fatturato (con un incremento del 4,2% a circa 887 milioni). I due comparti, pur partendo da un peso molto diverso, tendono a convergere come volume di fatturati.
Tenuta con leggera crescita per i grandi elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi…) che nei primi sei mesi del 2012 hanno fatturato circa 712 milioni, nei primi sei mesi del 2013 circa 720 (+1,1%). Leggerissima flessione, invece, per i piccoli elettrodomestici passati da 427 a 426 milioni (-0,2%).

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