Si basa su una formula ibrida, che alla vendita dei prodotti abbina la somministrazione a 360° (dalla colazione all'aperitivo, passando per il pranzo, preparato internamente nella cucina a vista), il nuovo concept lanciato da Alce Nero & Mielizia con l'obiettivo di creare una vera e propria catena di pdv all'insegna della salvaguardia dell'ambiente, dell'uomo e della salute.
Le prime due aperture saranno due pdv diretti, uno a Cesena (che verrà inagurato il 18 settembre) e uno a Bologna, la cui inagurazione è prevista a inizio ottobre, realizzato grazie a un ampliamento di un negozio di alimenti biologici preesistente. "Le prime due aperture, una in un contesto urbano e l'altra su una
strada di campagna, serviranno da test per poter mettere a punto il
progetto dello sviluppo rete", spiega Nicoletta Maffini, responsabile marketing Alce Nero, che -incontrata da Gdoweek in occasione di Sana- non nasconde l'ambizione di poter aprire a Roma e a Milano entro il 2011.
Biologico ed etico, ovvero sostenibile
Ovviamente, tutti i prodotti proposti e/o utilizzati nei pdv Alce Nero Cibo Cucina Caffè Bio saranno rigorosamente "da agricoltura biologica" -alcuni dei quali provenienti dal circuito equosolidale o da quello del movimento Libera Terra- ma sono i pdv stessi ad essere all'insegna della sostenibilità, tanto è vero che si avvarranno del nuovissimo marchio Spreco Zero ideato da Last Minute Market che garantisce l’adesione ai principi del recupero e di un uso intelligente e condiviso delle risorse. Così per esempio non è prevista la vendita di acqua in bottiglia, ma ai tavoli si servirà in caraffa l’acqua comunale, ulteriormente filtrata dai residui. E, secondo il progetto Braille intrapreso da Alce Nero da qualche anno, nei punti di vendita tutti i prodotti, i menù e le principali informazioni a scaffale saranno disponibili anche nella versione con alfabeto per i non vedenti.
L'allestimento -curato da Costa Group- utilizza solo
materiali
naturali come legno, ferro, marmo e vetro e dà enfasi a suggerimenti di
"buone pratiche ambientali" attraverso una comunicazione ad hoc,
realizzata sottoforma di scritte murales o lavagnette a gessetto, in
linea con il tono informale prescelto per il locale, il cui format tipo
si basa su una metratura di circa 400 mq, con una ventina di posti a
sedere.