Anche la Gdo soffre la deflazione: scontrino più basso a parità di spesa

I banchi refrigerati chiusi per i latticini sono ormai uno standard anche per Iper, La Grande i, che mette sempre l’accento sulla convenienza come dimostra la cartellonista a parete.

La deflazione si abbatte in picchiata sugli scaffali dei supermercati, con prodotti che calano il loro prezzo di svariati punti percentuale a fronte di consumatori sempre più sensibili a promozioni e sconti che li portano a preferire le private label e ad aumentare il loro potere d’acquisto. Come riportato dal Corriere della Sera, stiamo parlando di un 3-4% su base annua, con dati che evidenziano una netta riduzione soprattutto per quanto riguarda i freschi quali carne, frutta e verdura. Si tratta di una storica inversione di tendenza che consentirebbe al consumatore di risparmiare con offerte dal 20% al 40% anche 2.000 euro su base annua, coadiuvato da applicazioni tecnologiche che permettono un confronto tra i vari prezzi. Se nel 2010 solo il 37% degli italiani intravedeva infatti nelle marche delle catene una valida alternativa a quelle tradizionali; oggi, in virtù di una mutata esigenza di consumo, il dato è salito al 64%.

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