Blockchain & fidelizzazione clienti: un’opportunità per la gdo

Ponendosi come evoluzione dei sistemi di cashback e delle raccolte punti, la Blockchain permette di allineare la customer loyalty a nuove dinamiche di fidelizzazione. La soluzione dei Digital Coin di Retex come esempio abilitatore di processi

Un brand, oggi più che mai, deve essere in grado di soddisfare le aspettative dei clienti personalizzando empaticamente la relazione e, allo stesso tempo, assicurando particolare attenzione al rispetto della privacy e ai dati personali. Questo dualismo è stato definito “Personalization Paradox” e rappresenta una sfida complessa per le aziende, che devono fare della customer centricity la loro stella polare e, contemporaneamente, servirsi delle tecnologie con tutte le garanzie del caso.

Innescare processi di fidelizzazione (customer loyalty) anche grazie ad azioni di personalizzazione, quindi, risulta prezioso in tutti i modelli di business più consolidati, oltre che in quelli della Membership/Subscription economy, che si stanno diffondendo ampiamente negli ultimi tempi. È interessante notare come, secondo il Global Survey di Nielsen “Retailer Loyalty: Card-carrying consumer perspectives on retail loyalty-program participation and perks”, il 74% degli italiani - ed il trend è in crescita – sia iscritto ad un programma fedeltà presso almeno un rivenditore che offra questo tipo di iniziativa (media UE e Mondo 66%). Tra questi, il 44% aderisce a un numero di programmi compreso tra 2 e 5, e un consumatore su 6 (il 17%) è iscritto a più di sei programmi.Visti questi dati e considerato il particolare contesto attuale, l’obiettivo da porsi è quello di allineare la customer loyalty alle più adeguate possibilità tecnologie esistenti, aggiornando e rendendo più coinvolgenti i meccanismi di fidelizzazione, anche grazie a tecniche di loyalty marketing.

Blockchain, un valore aggiunto

La tecnologia che risponde maggiormente a questo tipo di esigenze è la Blockchain. In questo contesto, si possono leggere le funzionalità della Blockchain come quelle di un archivio distribuito (Distributed Ledger) al quale possono accedere tutti i nodi di un network, in qualsiasi momento e attraverso un meccanismo di consenso. Questa specificità la rende utile nell’ambito della di monetizzazione dei programmi fedeltà (loyalty program) che dagli anni Ottanta in poi hanno avuto grande diffusione in tutto il mondo. Nella cornice dei programmi fedeltà si può, infatti, pensare di monetizzare (o tokenizzare) i punti accumulati dai consumatori sulla propria carta fedeltà. Questo significa che i consumatori stessi possono convertire i propri punti in token (un tipo di cryptovaluta) con una sorta di valore di mercato, come se fossero un’autentica moneta, e che possono essere scambiati o utilizzati per effettuare altri acquisti, abilitati dalla Blockchain. Nello specifico, i token hanno il vantaggio di essere monete non soggette a scadenza e di non essere duplicabili e modificabili per via delle caratteristiche proprie di immutabilità dei blocchi che costituiscono la Blockchain. Quindi, lato gestori, come nel caso della GDO, l’applicazione di tecnologie di blockchain ai programmi fedeltà porta a semplificare l’esecuzione e l’amministrazione di quest’ultimi, assicurandone la trasparenza e l’applicazione in tempo reale, oltre che un risparmio sui costi, in quanto non viene coinvolta nessuna terza parte dietro a quello che potrebbe essere regolato da uno smart contract (contratti intelligenti o contratti automatici basati sulla Blockchain).
Sul lato consumatori, tale tecnologia può fornire il riscatto e lo scambio istantaneo dei punti fedeltà per valute differenti (quindi, anche di programmi fedeltà diversi), il tutto tramite un’unica piattaforma, e con la sicurezza che prove crittografiche possono fornire, senza affidarsi ancora una volta ad entità terze. Si tratta anche di poter velocizzare tutti i processi superando lentezze burocratiche legate alla registrazione e alla distribuzione dei punti fedeltà e dei relativi premi/sconti, con alte percentuali che la fluidità delle procedure possa evitare la maggior parte di eventuali reclami.

Digital Coin

È in questo contesto dove i marchi stessi possono trarre concreto vantaggio dall'accesso a un ecosistema blockchain per i programmi fedeltà, che si inserisce l’offerta del Gruppo Retex, tech company attiva nell’innovazione del mondo retail con l’obiettivo di creare esperienze d’acquisto sempre più iperconnesse, denominata “Digital Coin”. Dietro a questa soluzione c’è l’obiettivo di rispondere all’esigenza degli imprenditori di disporre di un’autonoma capacità promozionale da proporre ai loro migliori clienti; il tutto facendo sì che qualunque soluzione possa consentire la circolarità all’interno della propria rete e/o dell’insegna. L’obiettivo ulteriore è quello di fare in modo che l’insegna dimostri la piena trasparenza sulle iniziative promozionali degli affiliati e che possa svolgere il compito di ente centrale per la compensazione e la valorizzazione dei vantaggi.
Per rispondere a queste esigenze, Digital Coin di Retex fa leva sulla tecnologia blockchain - nello specifico a ETHEREUM - e mobile (attraverso ad esempio QR code), consentendo diverse operazioni.

  • Abilitare l’Head Quarter ad emettere digital coins spendibili come “vantaggi” da parte dei propri affiliati (cripto-valuta interna alla rete).
  • Consentire all’Head Quarter di governare le iniziative promozionali senza esporsi direttamente verso il mercato oltre che in modalità headless, ovvero senza nessun investimento infrastrutturale.
  • Permettere all’affiliato di ideare e gestire autonomamente iniziative promozionali.

Interessante come l’uso di Digital Coin Retex possa pure incentivare partnership tra player di settore, con la possibilità di realizzare campagne di co-marketing con altri brand e di far partecipare l’industria all’erogazione dei vantaggi.

In conclusione, “Digital Coin” Retex permette vantaggi e risultati per le tre macrocategorie di attori coinvolti nei processi. Anzitutto per l’Head Quarter, che eroga vantaggi digitali controllandone l’utilizzo, non si dota di alcuna infrastruttura CRM dedicata, non si espone verso il mercato, raccoglie contributi industria, e gestisce la relazione con gli affiliati creando retention. In seconda battuta per l’affiliato, che dispone di una propria autonomia promozionale, si crea un proprio CRM senza investimenti infrastrutturali, fidelizza i propri clienti e promuove un’immagine di innovazione. Infine, il cliente – il focus di tutti gli sforzi e dell’attività del brand – che può aderire al programma in modo estremamente semplice, raccogliere vantaggi la cui conversione è istantanea, ottenere valore senza attività come raccolte, uso coupon, tagliandi etc., ed ha un’esperienza d’acquisto coinvolgente e personalizzata.

Nicola Giannuli – Chief Technology Officer di Gruppo Retex

Secondo Nicola Giannuli – Chief Technology Officer di Gruppo Retex - l'innovazione è una grande opportunità: “Il futuro della loyalty lo abbiamo costruito sulla nostra grande esperienza in tale ambito, sviluppata negli anni di lavoro nel retail al fianco delle maggiori insegne della GDO, immaginando uno scenario a venire che portasse immediati vantaggi a tutti gli attori coinvolti, senza i vincoli e gli investimenti un tempo indispensabili. Siamo convinti che il mercato e il pubblico degli end user sia pronto per cavalcare questa innovazione, perché, pur basandosi su una tecnologia estremamente complessa, esprime il miglior vantaggio possibile: l’efficacia e la semplicità d’uso”.

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