Caprotti rilancia l’hub areoportuale della Valle del Po a Montichiari

"Noi della Valle del Po abbiamo il diritto di avere un nostro hub". È il cuore del ragionamento di Bernardo Caprotti già reso noto con la lettera spedita al direttore del Corriere della Sera il 14 novembre (leggi news) e rilanciato durante il convegno di pochi giorni fa alla fondazione del quotidiano (fonte: Adn Kronos).

Linate depotenziato crea disagi
Senza voler contestare l'utilità di Malpensa, Caprotti ha sottolineato come il depotenziamento di Linate abbia di fatto creato disagi ai viaggiatori. "Io sono un ubicazionista che a volte ha anche sbagliato ma so cosa bisogna fare per trovare una ubicazione giusta. Prima di tutto ci vuole un pezzo di terra, poi la location che abbia un bacino di utenza consistente e che il terreno non sia commerciale perché altrimenti non ci si fa niente".
"Io ho trovato a est di Milano 44 chilometri quadrati aeroportuali -ha aggiunto Caprotti- vale a dire Montichiari e Ghedi".

Brescia è centralissima
"Brescia è centralissima e raggiungibilissima per trasformare il suo aeroporto in aeroporto intercontinentale. Si tratta di un'area grande come quella degli aeroporti di Heatrow di Londra, del Jfk di New York e del Charles De Gaulle di Parigi".
"Inoltre non vedo perché noi non possiamo avere due hub intercontinentali: uno a Roma e uno per noi della Val padana. Montichiari inoltre ha due autostrade che lo raggiungono e una tav mentre a Malpensa la gente non ci vuole andare, i vettori nemmeno. Penso che Malpensa sia messa lassù per servire l'Isola Bella e quelli del lago Maggiore ma non, ad esempio, quelli che arrivano da Ferrara".

Sondaggio di Mannheimer
Renato Mannheimer ha poi presentato un sondaggio riservato ai viaggiatori del Nord secondo il quale oltre il 60% degli intervistati si è detto favorevole alla trasformazione di Montichiari, che attualmente è usato come aeroporto cargo, in un vero e proprio hub.

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