Cia-Conad pensa che Fresco sarà un buon latte Pl

Botta & Risposta

Vitaliano Brasini,
Ad Cia, Conad

Com'è fatto il vostro Bilancio sociale?
Riassume in modo essenziale chi siamo, come operiamo e quali sono le nostre priorità. Perché abbiamo abbandonato la raccolta punti o perché abbiamo lanciato la sfida del latte fresco a marchio.

 
Vitaliano Brasini, l'Ad di Cia-Conad, dopo mesi di rincorse ha accettato la richiesta di fare il punto sui vari perché del lancio del latte fresco a marchio Conad. “Trovavamo inspiegabili alcune situazioni cui eravamo abituati e forse rassegnati: gli allevatori si lamentavano per gli scarsi guadagni e i prezzi di vendita erano i più alti d'Europa. A metà 2006, proprio GDOWEEK con un editoriale di Luigi Rubinelli poneva considerazioni, stimoli e domande che attendevano risposte: non c'era concorrenza e nessuno prendeva l'iniziativa. Abbiamo voluto farlo noi per offrire ai nostri soci un prodotto distintivo e ai clienti la possibilità di risparmi concreti.

Le difficoltà
“Tante, a cominciare dalle scelte dei produttori. Alcuni avevano problemi logistici, altri di produzione, altri ancora proponevano prezzi molto alti. Abbiamo trovato un fornitore volenteroso, la Cooperativa Agricola Latte Trento, che ci ha seguito con un prodotto eccellente e un prezzo trasparente, visibile in tutta la filiera. Per la distribuzione ci siamo affidati a un'azienda locale in grado di consegnare a tutti i nostri negozi, più di 250, tutte le mattine mentre nel nostro deposito del Friuli abbiamo scelto di distribuire direttamente cambiando, per questo, i nostri orari di ricevimento e spedizione. Abbiamo risolto, in modo etico, il problema dei resi ritenendo che non fosse corretto per il socio il meccanismo di restituzione al fornitore dell'invenduto: ci sembrava che si riempissero i negozi oltre la necessità, e non si capiva che questo portava maggior costo e sprechi. Noi abbiamo preferito aiutare i soci a fare bene gli ordini e adesso è raro che buttino via il prodotto. Certo è semplice raccontare adesso le difficoltà incontrate, averle vissute è un'altra cosa, e ci sono stati momenti nei quali abbiamo pensato di lasciar perdere. Quando tutto sembrava completato ci siamo trovati ad affrontare il problema della crescita: i volumi non previsti ci hanno continuamente costretto a intervenire sull'aspetto logistico per avere la certezza di non rimanere mai senza prodotto.

I soci
“Una premessa: mediamente soci e funzionari di cooperativa si incontrano ogni settimana. Questo sistema ci permette di arrivare ai progetti finiti dopo dopo averne esaminato tutti gli aspetti ed esserci accertati che la teoria diventi pratica. Inoltre, oltre 40 anni di vita cooperativa hanno abituato i soci a capire quali sono le iniziative destinate al successo. In un'assemblea dedicata, con poche pagine di presentazione e alcuni concetti essenziali, abbiamo spiegato perché era giusto farlo. I soci lo hanno approvato e in tre settimane siamo partiti regalando il prodotto ai clienti nel primo fine settimana. Abbiamo convenuto che l'introduzione del latte Conad non avrebbe comportato l'eliminazione di alcun prodotto di marca concorrente.
“Il posizionamento prezzo è circa il 20% in meno rispetto al leader, cioè 23 centesimi, che su un consumo di 1 litro al giorno fa più di 80 euro l'anno. Il riferimento al leader, in realtà, era il riferimento a tutto il mercato perché i prodotti di marca vengono venduti allo stesso prezzo in tutti i negozi. Strano, ma è così”.

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