CONAI: più riciclo con meno imballaggi

Nonostante la contrazione del 2,8% degli imballaggi immessi sul mercato -dovuta in parte alla riduzione dei consumi, ma in parte anche ai comportamenti virtuosi dei produttori, sempre più spesso impegnati a combattere il fenomeno dell’overpackaging- nel 2008 l’Italia ha superato dell’8% gli obiettivi di legge sul recupero e riciclo.
Secondo il Rapporto 2008 del CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, l'anno scorso sono state riciclate 7.224.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio (59,3%), su un totale di 12.189.000 tonnellate immesse al consumo. Queste ultime, che nel 1998 rappresentavano quasi il 70% del totale, nel 2008 sono scese al 31%. Al contrario, i quantitativi avviati a recupero sono passati dal 30% nel 1998 al 69% nel 2008.

Buone le performance per carta, alluminio e legno
Particolarmente significativi i risultati di riciclo della filiera della carta, che registra il 75,3% del totale immesso al consumo, con una crescita sull’anno precedente del 4,8%; della filiera dell’acciaio che si attesta al 68,9% di riciclo e della filiera del legno che, nonostante le difficoltà dei settori di utilizzo del materiale di riciclo, conferma il livello del 52,5%, rispetto al 35% richiesto dalla legge.

Materie seconde: calano le quotazioni, aumentano i contributi

Al di là del quadro positivo dei risultati, si profilano nuove sfide nell’immediato futuro per far fronte alle difficoltà provocate dalla crisi del mercato delle materie prime seconde. A fine anno, infatti, il sistema consortile ha dovuto rivedere al rialzo i Contributi Ambientali degli imballaggi di legno e plastica. Una decisione motivata dai costi generati dall’incremento delle quantità di imballaggi da avviare a riciclo, verificatosi soprattutto negli ultimi due anni, e dal crollo dei listini delle materie prime seconde, che hanno portato i Consorzi Rilegno e Corepla in una situazione di difficoltà.
In particolare, la situazione della filiera della plastica, il cui peggioramento è stato tanto ampio quanto repentino, ha costretto il Consiglio CONAI ad un doppio intervento sul Contributo Ambientale, aumentato dapprima a 105 euro/ton a partire dal 1° gennaio 2009 e, successivamente, a seguito dell’acuirsi della crisi, a 195 euro/ton con decorrenza dal 1° luglio 2009.

Ridare impulso all'economia del riciclo
Due i principali obiettivi individuati dal CONAI per dare nuovo impulso all'economia del riciclo:
a) miglioramento qualitativo della raccolta differenziata, per evitare sprechi di materiale e nel contempo contenere i costi di separazione e trasporto;
b) crescita dei risultati
in tutte le aree del Paese, a partire da quelle del Sud, che scontano
ancora un ritardo, per le quali sono previsti incentivi ed interventi
ad hoc, tra i quali un forte supporto alle campagne di comunicazione e
sensibilizzazione dei cittadini.
Tra gli strumenti che potranno sostenere il settore, c’è l’Accordo quadro sulla raccolta differenziata urbana, rinnovato con l’ANCI a fine 2008, che nel quinquennio 2009-2013 garantirà ai Comuni il ritiro dei rifiuti di imballaggio raccolti a livello urbano. Gli enti locali convenzionati con il sistema consortile potranno, quindi, contare sui corrispettivi CONAI, che ritirerà e pagherà i corrispettivi pattuiti, anche oltre gli obiettivi di legge.
Il nuovo Accordo costituisce in questo senso una sorta di “paracadute” per le amministrazioni che in questo momento faticano a collocare i materiali sul mercato del riciclo.

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