Consorzio Coralis: il bilancio di un anno anomalo ma in positivo

Eleonora Graffione, presidente Coralis
Eleonora Graffione, presidente Coralis
Risultati con "segno più" in termini di fatturato, ma con "uno stress di dimensioni inedite", commenta la presidente Eleonora Graffione

Tempo di bilanci per Consorzio Coralis, il sodalizio della piccola distribuzione organizzata che raccoglie 20 imprese presenti in tutte le declinazioni distributive, con una quota di mercato nazionale pari allo 0,6%, che sale al 2,5% se riferita al canale cash&carry. “Un anno difficile” commenta la presidente Eleonora Graffione: "Abbiamo conseguito risultati positivi in termini di fatturato, ma le nostre imprese, con tutti i loro collaboratori, hanno affrontato stress di dimensioni inedite”.

Il Consorzio Coralis chiude il particolare l'anno 2020 con un incremento di +11,33% sull’anno precedente in termini di fatturato aggregato con l’industria di marca. Le prospettive per l’anno in corso sono positive anche se con qualche preoccupazione.

“La situazione generale del Paese indica segnali di un ritorno a un clima di maggior serenità nei comportamenti dei consumatori - conclude Eleonora Graffione - ma non possiamo ignorare possibili problematiche legate purtroppo a un aumento delle famiglie sulla soglia della povertà. In questo contesto, il nostro consorzio non ha mancato di supportare situazioni di bisogno. Per quanto riguarda Coralis, continueremo con tutte le strategie a sostegno dei nostri soci. L’analisi degli assortimenti e l’implementazione di nuove tecnologie, in primis le piattaforme di eCommerce, se correttamente adottati potranno portare al consolidamento dei risultati ottenuti nel canale di prossimità”.

Attività e focus 2020 in sintesi

Il Consorzio Coralis, si spiega in una nota, "ha saputo affrontare questo straordinario anno, stringendo con più forza e determinazione partnership strategiche, ad esempio con il Gruppo Crai Secom, entrato proprio a inizio 2020 a far parte della supercentrale Forum".

Inoltre, "ha mantenuto la sua caratteristica offerta ‘local branding’, attraverso la promozione di prodotti tipici della propria zona, sostenendo così piccoli produttori locali, generalmente testimoni e custodi di tradizioni e cultura dei territori di riferimento", E ancora si sottolinea "un’architettura che consente di mantenere ampi margini di autonomia di ogni socio, e di ottimizzare asset comuni e condivisibili. L’obiettivo è sempre fare rete, per essere grandi, pur restando ‘piccoli’, senza rinunciare alla propria identità".

L’organizzazione centrale del Consorzio Coralis, "anche in un anno particolare come il 2020, ha continuato a sviluppare servizi specifici per i suoi soci, gestendo un piano promozionale nazionale, attività di responsabilità sociale, come la campagna nazionale fundraising 'Voglio crescere qui!' a sostegno delle scuole e dello sport a livello locale, stipulando contratti quadro, come quello relativo alla fornitura di energia, a disposizione dei soci. Nell’anno straordinario è continuata anche l’attività legata alla clear label ‘Etichétto’, la marca del Consorzio Coralis sinonimo di prodotti ‘nati e lavorati in Italia’, rinnovando tutti i rapporti di collaborazione con i fornitori della marca".

Sul fronte dell’organizzazione e del back office, "Coralis è consapevole dell’importanza strategica di monitoraggio e controllo ‘dello scaffale’ e delle tendenze di mercato. Per questo ha attivato servizi di raccolta dati di vendita scanner, in collaborazione con resource/Iri; ha aderito al servizio ‘Immagino’, la banca dati fotografica di prodotti del largo consumo gestita da GS1 Italy. Infine, in linea con il trend prepotentemente espresso durante il 2020, Coralis ha negoziato un accordo per lo sviluppo della piattaforma eCommerce, a disposizione dei soci".

“Le nostre aziende sono imprese familiari - precisa la presidente Graffione - per tradizione vicine ai propri clienti, e presenti ai propri territori di riferimento, come tante iniziative dimostrano. In momenti critici come quello appena passato, il ruolo sociale dei nostri negozi di vicinato acquista ancora più peso”.

 

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