Coop Estense condannata dall’Antitrust

"Ha sistematicamente ostacolato i tentativi effettuati dalla concorrente Esselunga di avviare pdv di medie e grandi dimensioni nella provincia di Modena. Ora dovrà cessare tali condotte e attivarsi per sbloccare la situazione di stallo che si è creata nel processo di autorizzazione all’apertura di nuovi supermercati da parte del concorrente. La sanzione, di 4 milioni e 600mila euro, su istanza della parte, potrà essere rateizzata (visto lo stato di calamità naturale legato al terremoto)".

Questa la sentenza emessa dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a proposito dell'abuso di posizione dominante esercitato da Coop Estense a Modena e provincia.

Le ragioni della sentenza
Nell'istruttoria avviata nel febbraio 2011 alla luce di alcune notizie di stampa (ma anche di una comunicazione pubblicitaria -in foto- da parte di Esselunga apparsa sui quotidiani nel luglio 2010 - leggi notizia) poi suffragate dalle informazioni richieste dagli uffici dell’Autorità a Esselunga, è emerso che Coop Estense ha messo in atto una strategia unitaria, continuata e ripetuta dal 2001 al 2009, i cui effetti permangono, dal momento che la società si è frapposta, in maniera sistematica, ai tentativi del concorrente di avviare nuovi pdv, in aree potenzialmente idonee ad insediamenti commerciali e già nella sua disponibilità, in particolare nei Comuni di Modena (Via del Canaletto) prima e di Vignola.
Tale strategia si è inserita in un contesto di mercato già caratterizzato da una scarsa disponibilità di aree idonee ad insediamenti commerciali e da significative barriere all’ingresso di natura amministrativa.

Sanzioni
Per effetto della decisione dell’Antitrust, Coop Estense dovrà sbloccare la situazione di stallo creatasi e farsi promotrice di iniziative che, entro sei mesi, consentano l’avvio di attività commerciali da parte del concorrente.

La posizione di Esselunga

Esselunga esprime soddisfazione per le decisioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la quale ha condannato Coop Estense per le vicende di Modena e di Vignola. Esselunga auspica che queste condotte poco lineari abbiano a cessare in futuro anche in altri ambiti territoriali.

La reazione di Coop Estense

Sconcerto e perplessità la reazione di Coop Estense, che ritiene che il provvedimento dell'Antitrust non abbia fondamento logico né giuridico. La cooperativa in ciascuno dei due episodi contestati (Vignola e area Ex Consorzio Agrario di Modena) ha semplicemente perseguito nel modo più trasparente e pubblico, un proprio obiettivo imprenditoriale.
Peraltro i progetti di Esselunga, secondo l’Antitrust soggetto pregiudicato dall’abuso, non hanno avuto seguito per effetto di decisioni legittimamente adottate -come confermano i provvedimenti dei Giudici pronunciatisi precedentemente- dalla Pubblica Amministrazione, alla quale spettava il compito di valutarli.
Coop Estense reputa inoltre incredibili, anche sotto il profilo della salvaguardia della concorrenza, gli effetti di un provvedimento che pare negare il diritto di un operatore ad ammodernare la propria rete perché, in una determinata zon,a detiene una quota di mercato rilevante.

Per tali ragioni, Coop Estense ha già dato mandato ai propri legali di ricorrere al Tar e, se del caso, anche alla Corte di Giustizia Europea, convinta che un provvedimento di questo tenore non potrà che essere annullato nei successivi gradi di giudizio.

Certo, in questo momento, Coop Estense ritiene prioritario concentrare i propri sforzi alla soluzione della grave situazione determinatasi a seguito del terremoto, che ha compromesso l’attività di numerosi negozi per i quali sono stati avviati e, in alcuni casi, ancora in corso interventi di ripristino per assicurare il servizio ai Soci e alle comunità colpite.

Istruttoria nei confronti di Unicoop Tirreno

L’Autorità, con distinto provvedimento, ha invece ritenuto che non vi fossero sufficienti evidenze per accertare l’abuso di posizione dominante da parte di Unicoop Tirreno. L’istruttoria era stata avviata nel febbraio 2011, dopo una segnalazione di Esselunga che lamentava presunte condotte abusive poste in essere per ostacolarne l’ingresso nella provincia di Livorno.

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