Cooperativa Etruria, vocazione prossimità

etruria

di Manuela Soressi

Strategia multicanale, localismo ed evoluzione dei format sotto la spinta dei cambiamenti della struttura commerciale contemporanea: sono questi i cardini sui quali ruota l’attività di Cooperativa Etruria, master franchising Sma (Simply), presente in Toscana, Umbria e Alto Lazio. “Lavoriamo con un modello di commercio al dettaglio unico nel Centro Italia, perché cerca di unire l’eccellenza della distribuzione organizzata con i concetti di mercato della Gd -dichiara  Graziano Costantini, direttore generale di Cooperativa Etruria-. La nostra è una zona particolare, con la sola grande città di Firenze e una densità demografica medio bassa, con consumi in sofferenza da anni. Il territorio è, inoltre, caratterizzato da una forte concorrenzialità, dovuta alla presenza di tre grandi competitor particolarmente performanti e di numerosi discount e catene specializzate. Non è un caso se. nelle rilevazioni nazionali, questo risulta essere un territorio dove i prezzi medi sono tra i più bassi d’Italia”.

Quale strategia commerciale avete impostato per rispondere alle peculiarità del vostro territorio?
Ci misuriamo con i competitor sul rapporto qualità/prezzo e sul livello di servizio, cercando di essere innovativi nell’offerta complessiva dei nostri punti vendita. Per farlo cerchiamo di formare e sostenere imprenditori che sappiano interpretare con efficacia le nostre capacità e i nostri servizi, per rispondere al meglio alle esigenze del consumatore. In questi anni, abbiamo cercato di selezionare gli imprenditori che hanno deciso di legarsi a noi e di avere manager giovani e preparati che stanno portando innovazione di processo e di strumenti, senza temere confronti e innovazioni.  I nostri soci sono fondamentali nel percorso di crescita. Molti di loro hanno già deciso di stare con noi per i prossimi anni.

Su quale format state puntando?
La nostra è un’azienda multiformat con negozi di vicinato e di quartiere, ma anche supermercati d’attrazione. Lo sviluppo diretto è rivolto alle medie  superfici, fino a  1.500 mq,  a insegna Simply Market  e Simply Store,  format eco-attenti e sostenibili, sui quali stiamo puntando con successo da tre anni.

Che assortimento proponete?
Per dare risposte concrete al consumatore,  adottiamo moderne politiche di category.  Andiamo dai primi prezzi alle marche leader, con  focus su freschi e freschissimi,  biologici e salutistici, specialità territoriali, sfuso:  oggi nel carrello si trovano primi prezzi e top di gamma.

Quale ruolo giocano i fornitori locali?
Hanno un peso rilevante: per soddisfare il localismo dei singoli territori, spesso inseriamo piccoli produttori locali, superando con loro evidenti difficoltà commerciali e logistiche.

Qual è il ruolo delle private label ?
È fondamentale per fidelizzare il consumatore, ma solo se risponde alle sue attese in termini di qualità e prezzo. Stiamo lavorando per sviluppare al meglio la distintività dei prodotti a marchio nei nostri punti di vendita.

Come state affrontando l’offerta dei freschi?
Quest’anno abbiamo fatto un importante investimento strutturale per migliorare la selezione, la ricezione, la conservazione e la distribuzione dei freschi, prevalentemente locali. Tutti i banchi dei nostri punti vendita sono assistiti da personale specializzato nella logica di mantenere un costante rapporto con i clienti.  Inoltre, il settore dell’ortofrutta ci dà maggiori soddisfazioni, insieme ai salumi e latticini, ma non vogliamo perdere la cultura della carne, dove siamo spesso il punto di riferimento dei consumatori più competenti. Per noi, qualità significa forte attenzione al localismo e al prodotto, con prezzi concorrenziali. Non sempre le cose buone sono inaccessibili. È propria questa la nostra scommessa.

E le politiche promozionali?
Cerchiamo di adeguarci alle esigenze dei consumatori che non intendono più fare scorte, ma trovare sempre prodotti convenienti e di qualità.

Come vede il retail del futuro?
L’eccesso di offerta,  e lo sviluppo dei discount e degli specializzati cambieranno gli scenari, con nuove aggregazioni e uscite dal mercato. Noi e i nostri imprenditori abbiamo creato il nostro modello di commercio al dettaglio nel Centro Italia. Il successo è confermato dallo sviluppo: nel 2016 apriremo due  superfici medio-grandi e ristruttureremo la rete esistente per sviluppare l’ecoformat lanciato da tre anni.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome