Crai realizza le migliori performance economiche nel retail grocery

Secondo l'Osservatorio Mediobanca, il player segna un aumento delle vendite 2021 del 15,9%, e ottiene il 3° miglior risultato in termini di redditività

Nonostante lo scenario inflattivo e l’aumento dei costi e delle materie prime stiano portando ai minimi storici la fiducia delle persone nei consumi, gli italiani continuano a guardare al negozio di prossimità come un punto di riferimento territoriale, e quindi a preferirlo per la propria spesa alimentare.
E', questa, una delle evidenze emerse dall'Osservatorio sulla Gdo Italiana ed Internazionale realizzato dall'Area Studi Mediobanca.

Secondo l'Osservatorio, tra le aziende che si sono distinte nel 2021 per vendite prodotte nel settore retail grocery, il Gruppo Crai è quello che ha fatto registrare in Italia la migliore performance (+15,9%), accelerando il trend di crescita che dal 2016 al 2020, in virtù di una progressione del +9,2%, lo vede posizionato al secondo posto in Italia dietro solo al discount Md.
Una dei tratti caratterizzanti Gruppo Crai è la forte capillarità della sua penetrazione sul territorio italiano: oggi l'organizzazione, che opera sia nel settore food che nel settore drug, è presente in oltre 1.000 comuni d'Italia con oltre 3.000 punti di vendita, spesso di proprietà di piccoli imprenditori, occupando circa 20.000 addetti.

Marco Bordoli, ad Gruppo Crai S

Anche per quanto riguarda la redditività, Mediobanca fotografa il Gruppo Crai come l’azienda retail con la terza migliore performance (13,7%) del mercato, dopo le due insegne discount Md e Eurospin. Posizione che, a livello internazionale, vede il Gruppo Crai posizionarsi al 10° posto assoluto per Roi, su quasi 50 retailer nazionali e grandi gruppi internazionali analizzati: “Sono orgoglioso del lavoro e dell’impegno che le migliaia di donne e uomini del Gruppo Crai mettono ogni giorno in campo - dichiara Marco Bordoli, amministratore delegato del Gruppo – e lo sono ancor di più oggi, alla luce dell’enorme difficoltà che tutto il settore sta incontrando tra pandemia, inflazione, rialzo delle materie prime e rincaro dei costi. Questo risultato sottolinea come il formato della prossimità, se ben gestito, sia vincente e consenta a chi vi opera di generare valore, cercando di far leva sulla qualità, sui prodotti italiani e locali, sulla relazione e sul servizio.”

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