Da Barilla uno studio sullo spreco alimentare. Costo: 12,7 miliardi

Ogni italiano spreca 27 chilogranni di cibo all'anno; il costo è computabile in 454 euro all'anno per famiglia. Lo spreco riguarda in media il 35% dei prodotti freschi, il 19% del pane e il 16% della frutta e verdura. Sono alcuni dei dati impressionanti evidenziati dal rapporto sullo spreco alimentare redatto da Barilla. E ancora, lo spreco lungo tutta la filiera (dal campo al supermercato) raggiunge i 20 milioni di tonnellate: ognuno dei circa 600 ipermercati sul territorio italiano getta via 250 kg di cibo al giorno per ragioni estetiche o per la prossimità della data di scadenza del prodotto mentre nei magazzini di grandi e piccole dimensioni ogni anno viene gettato via circa l'1,2% di frutta e verdura

I costi sociali
Il rovescio della medaglia è che in Italia vi sono 2,7 milioni di famiglie in condizione di povertà relativa, ovvero con una spesa mensile pari o inferiore a 992 euro (l'11% delle famiglie residenti), per un totale di 8,3 milioni di persone (il 13,8% dell'intera popolazione). In termini economici, lo spreco alimentare ammonta a più di 10 miliardi di euro nel settore agricolo italiano (ma potrebbe salire a 30 miliardi di euro tenendo conto del costo-opportunità della superficie di terreno impiegata nella produzione di derrate non consumate), a 1,2 miliardi di euro nel settore dell'industria alimentare e a 1,5 miliardi di euro nella distribuzione. In totale, lo spreco in Italia costa quasi 12,7 miliardi di euro all'anno

I dati positivi
Ci sono anche numeri buoni: gli italiani hanno ridotto del 57% lo spreco alimentare per effetto della crisi economica: ben 3 italiani su 4 prestano quindi maggiore attenzione alla spesa rispetto al passato per combattere gli sprechi e quindi risparmiare di più.

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