Despar semplifica la spesa di vicinato

“Il nostro impegno è quello di crescere nei supermercati da 400 a 1.000 mq sia con acquisizioni -come quella a inizio anno di 60 pdv Pellicano e quella recente di Omniscom (Selex)- sia con nuove aperture, puntando oltre che sulle nostre insegne tradizionali su Despar è facile…, l'insegna innovativa, nel 2009, sarà replicata anche nel canale associati Aspiag”. Con parole decise Harald Antley, Ad e direttore commerciale di Aspiag (Despar Nordest) chiarisce i programmi della società per il 2009. Forte l'attenzione sui super da 1.000-3.000 mq “diventati i category killer dell'alimentare con assortimento molto profondo, massima specializzazione sui freschi, possibilità di fare una spesa veloce e parcheggio comodo. Tutto ciò per una spesa che dura non più di mezz'ora!”

Da qui l'idea di Despar è facile... Quale il suo posizionamento?
 Questa nuova declinazione di supermercato Despar -proposta a partire dal 2007- è stata strutturata per soddisfare con facilità tre necessità basilari: gli acquisti di tutti i giorni, i prodotti take-away per il pranzo o lo spuntino dell'ultimo momento, gli articoli per le feste e i regali. Il modello è già stato sperimentato da Aspiag, perfezionando tipologie di supermercato testate da Spar International a livello europeo, nelle stazioni ferroviarie di Treviso e Trieste e nel centro storico di Padova, dove nei prossimi mesi è attesa l'apertura di un Despar è facile … presso la Stazione Centrale.

Come cambiano target e stili di consumo?

Il target di Aspiag sono tutti i 7 milioni di residenti del Nordest. Nel corso del tempo, con una certa accelerazione negli ultimi mesi, abbiamo visto modificarsi le abitudini d'acquisto dei consumatori: sono sempre più sensibili alle offerte speciali, apprezzano il rapporto qualità-prezzo garantito dai prodotti a marchio, non comprano più in grandi scorte, ma fanno la spesa più di frequente. A questo rispondiamo con un assortimento in grado di far fronte a tutte le esigenze: c'è la fascia dei prodotti di primo prezzo, anche con il marchio esclusivo S-budget sviluppato a livello europeo, il top di gamma -ad esempio gli affettati a marchio Re- , oltre 1.000 prodotti a marchio Despar, e poi prodotti etnici, per chi è costretto a regimi alimentari speciali come chi soffre di intolleranze. I fatturati stanno premiando la scelta di modulare in questo modo l'assortimento.

Quali servizi? Quali scelte di assortimento?

I nostri assortimenti sono in continuo sviluppo. I trend più evidenti al momento sono: l'attenzione per i consumi di nicchia (prodotti fair trade, per celiaci, top di gamma ecc); comodità (pronto da mangiare, pronto da cuocere); attenzione all'ambiente, trend sempre più forte (aumento della richiesta dei prodotti a km zero, specialità locali soprattutto nei freschi); tracciabilità dei prodotti.

Qual è il competitor, italiano o straniero, al quale vorreste assomigliare?

A costo di suonare immodesti: non stiamo investendo energia e risorse per imitare i competitor, ma per definire e affermare la nostra unicità. Il confronto resta comunque sempre molto istruttivo: per questo andiamo spesso in Inghilterra, a studiare le diverse soluzioni possibili per l'assortimento fresco e per i modelli di pdv che vanno da 100 a 400 mq, in particolare di Tesco e Sainsbury. Per l'architettura prendiamo spunti in Austria, dove tutte le catene si sono evolute molto bene. E ovviamente guardiamo anche all'Italia. I migliori suggerimenti arrivano però spesso dai nostri dipendenti, che si identificano con la nostra azienda e ne sono la più significativa fonte di “energia”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome