Dicembre positivo per Unicoop Tirreno

Rispetto al dicembre 2010 Unicoop Tirreno (presente con 110 pdv e 900.000 soci in Toscana, Lazio Campania e Umbria) registra un incremento complessivo delle vendite del 2,6%. Dal punto di vista geografico dati in crescita nelle aree di presenza storica (Toscana, alto Lazio), con un'ascesa in zone caratterizzate da una forte concorrenza come la Versilia (+4,9%) o la città di Roma (+4,6%). Questo, dopo la delicata decisione di chiudere il superstore di Benevento è un segnale importante di rilancio.

Per regione
Toscana +3,8%; Lazio +3,2% e in flessione l'Umbria (-2%) dove Unicoop Tirreno è presente con sei mini supermercati in provincia di Terni. In Campania le vendite risultano stabili rispetto al 2010 e in un contesto come quello attuale viene interpretato come un dato più che positivo. Buona la risposta dei soci Coop rispetto alle promozioni loro riservate, come la confezione natalizia che è cresciuta del 2%; cesti e strenne già preparate hanno incrementato del 14%. Tra questi spiccano il cesto “Libera Terra” con i prodotti delle terre confiscate alla mafia (1.150 pacchi venduti) e i cesti con i prodotti locali “Vicino A Noi” (oltre 300 cesti venduti) che dimostrano attenzione verso i consumi etici e la valorizzazione delle produzioni locali.

Bene giocattolo, pesce e carni
Unicoop Tirreno ha puntato sul reparto giocattolo che ha registrato un +15%, sempre rispetto all'anno precedente. Buono anche l'andamento del reparto multimediale che, soprattutto nelle zone interessate dallo switch-off, ha incrementato del 4%.
Nel complesso quindi risultati soddisfacenti per quanto riguarda i prodotti alimentari (confezionati e freschi con pesce a +7% e carni a +4%), i prodotti della tradizione natalizia e giocattoli.

“Unicoop Tirreno conferma e rafforza la sua missione di difesa del potere d'acquisto di soci e clienti - afferma il presidente Marco Lami - In un momento in cui le famiglie hanno il problema di far tornare i conti rivolgersi alla Cooperativa rappresenta la soluzione più ragionevole quando si cerca il risparmio, senza però rinunciare a sicurezza alimentare, qualità e bontà. È doveroso sottolineare che Unicoop Tirreno continua a contenere l'inflazione subita all'acquisto non riversando gli aumenti sui prezzi di vendita. La differenza fra inflazione all'acquisto e inflazione alla vendita nei 110 punti vendita è in media dell'1,5%: un impegno a tutto vantaggio dei consumatori e su cui la Cooperativa nel 2011 ha investito ben 20milioni di euro”.

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