È on line il rapporto di filiera: Vino, futuri possibili

Come il Web 2.0 e le nuove tecnologie stanno cambiando il mondo del vino? Questa è la domanda che abbiamo rivolto ai nostri amici di Facebook. Ecco i primi commenti. Senza filtro.

Gianni Lupo: Buongiorno a tutti !!! Io penso che ognuno di noi deve valorizzare i vini del proprio territorio nel suo locale !!!!

Sandra Sandrocchia De Lox
: In modo positivo direi con i social network si può far conoscere i prodotti a molte persone descrivendoli e dando informazioni sulle loro caratteristiche sui modi di servirli gustarli e abbinarli a cubi e pietanze . Si può far nascere curiosità a chi non e' del settore ma vuole saperne di più.

Vineria Picasso: Credo nessun cambiamento per chi è del settore, ormai sono anni che grazie ai social network si può conoscere un nuovo prodotto,confrontarsi con esperti ed appassionati. Per il resto il vino si vende grazie solo a una buona rete vendita presente sul territorio. Lunga vita al vino! Francesco Shakerclub Conte: Bisogna puntare sulla territorialità, stando attenti agli abbinamenti, valorizzando il territorio, raccontando a chi ci sta di fronte ciò che sta mangiando, bevendo e soprattutto il perchè di quell'accostamento, cercando, attraverso un bicchiere, di tirare fuori tutto ciò che può essere legato, di positivo, a quell' esperienza, dal terreno, alla cucina, alla storia dei luoghi che stiamo, emozionalmente, vivendo...il cliente da noi vuole bere oltre il calice, lui ha sete di sapere, e noi dobbiamo saperlo accontentare. Il futuro è coinvolgimento, dei sensi, delle persone che ci stanno intorno, e di tutti coloro che, anche virtualmente, siamo capaci di coinvolgere...

Michele Di Carlo: Come spesso accade la differenza tra gli scenari possibili immaginati da coloro che per primi cercano di far interagire le nuove tecnologie con la possibilità di far giungere l'informazione il più in fretta possibile al consumatore e quello che accade realmente è molto grande, questo perché lo spirito che smuove i pionieri è puro e visionario mentre chi poi si appropria della tecnologia comunicativa spesso non ha ne la competenza ne le capacità per fare una comunicazione corretta ed educativa, l'esempio è quello dei tanti blogger che ormai disquisiscono di cibo e di enogastronomia il cui unico titolo di merito è quello di non aver altro da fare che stare davanti ad un PC o MAC . Insomma il rischio che si corre con le nuove tecnologie, su cu non esiste nessun tipo di controllo, è che chiunque può dire quello che crede e, spesso senza averne competenza, influenzare il consumatore finale che come ben sappiamo non approfondisce. Per cui ben vengano le carte digitali che illustrano il vino in modo più completo ma attenzione all'informazione diffusa e divulgata dalla rete, come sempre. Tommy Colonna: Buondì a tutti, anzi buon aperitivo, magari con un calice di "tufiano" (un'eccellenza pugliese ottenuto dalla vinificazione del fiano minutolo). La presenza del vino nelle grandi "botti della rete", oramai è inevitabile, spetta a ognuno di noi farne buon uso e apprendere le giuste informazioni! Mi rivolgo a chi ne sa più di me... non credete che vadano fatti assaporare sempre più prodotti autoctoni e legati alle tradizioni del territorio? Il mondo del vino spesso ha spinto verso le eccellenze piu' blasonate provenienti da aziende con forti possibilità economiche. Che ne pensate di scavare a fondo e sentire quei prodotti meno conosciuti ma costruiti nella maniera più naturale anche se con tecniche avanzatissime?
Salvatore Bongiovanni: Concordo con il pensiero di Michele di Carlo. Internet da molte informazioni ma troppo spesso anche errate! Quindi bisogna cercarle su siti specializzati! Inoltre penso che sicuramente sono stati fatti passi importanti nel settore enologico da quel brutto momento che il vino italiano subì con la vicenda del metanolo...da anni ormai c'è molta più cura e attenzione nella produzione e grazie al cielo si punta alla qualità e non più alla quantità ...l'Italia è sicuramente in prima linea nel settore enologico ..grazie anche alla autorevolezza e alle grandi conoscenze del Sig. Giuseppe Vaccarini e all'ASPI che sta portando avanti un progetto importante e ammirevole ...l'applicazione per iPhone del ASPI è sicuramente d'aiuto ai professionisti !!! E le informazioni che troviamo sono senza dubbio veritiere....Quindi ok alla tecnologia ma attenzione alle fonti ...Buon lavoro a tutti!!!! Marco Stano: In Cina stanno incominciando ad apprezzare il vino francese perchè lì si fa sistema nel promuovere e proporre le loro eccellenze enogastronomiche. E noi? Abbiamo da parte del Governo un intervento sistemico?
Gianluca Alessi Mixologist: Ciao a tutti da Casale Monferrato. La carta dei vini digitale è sicuramente uno strumento in più per il consumatore, le notizie che si possono inserire e far vedere sono molte, il "giochino" del tablet o iPad è sicuramente un'arma in più per far conoscere al meglio le caratteristiche e non solo di un particolare vino. Questo tipo di approccio al cliente, potrebbe essere sfruttato in mille modi, inserendo per esempio la storia della citta dove si trova, dove andare a dormire, quali sono i locali notturni o i cocktail bar piu in voga nella citta.... Cosa ne pensate?? è una cosa che già si fa o è un'idea accettabile???

Raffaella Rascazzo: Buongiorno a tutti dal Salento!..Intanto vi dedico un brindisi con un calice di Selvarossa..penso come alcuni dei miei colleghi, che internet potrebbe essere un'arma a doppio taglio nella diffusione del fantastico mondo del vino in ogni suo senso ma anche un possibile modo di sminuire e confondere nozioni che potrebbero sulla rete disperdersi in mille errate sfaccettature..ciò non toglie che i social network ci permettono di chiacchierare con dei "guru" del settore per cui come per ogni cosa bisognerà saper equilibrare l'uso di internet senza dimenticare i nostri impolverati libri..
Gianpaolo Posata: La Tecnologia può aiutarci ma poi...Ognuno di noi nel suo piccolo deve continuare ad offrire Qualità...Dal coltivatore al produttore, dal grossista all'oste!!! Gianpaolo Posata bis: La tecnologia, internet, i blog dedicati al vino, possono e devono aumentare la cultura del Vino...e tutto ciò a mio avviso va a favore del mercato.

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