Ecco i 50 guru più influenti al mondo

Idee e cifre d'affari, oggi le prime superano le seconde, per valore globale. Nel mondo del business, sono proprio le idee, materiale più prezioso dell'oro, che ricercano i top manager, sino a trovarne una o più per mantenere un passo avanti rispetto alla concorrenza.

I grandi pensatori, i Best Business Thinkers sono corteggiatissimi, hanno scritto libri illuminanti, inventato soluzione per i servizi pubblici e nel settore privato. Così al 10° anniversario della classifica biennale, dei 50 Top Thinkers viventi, più influenti al mondo, tra i 50 guru emergono gli innovatori, gli esperti del not profit, dell'innovazione sostenibile, i guru geograficamente mobili che abitano nel web, e i pensatori asiatici numerosi in classifica. Undici donne, rispetto alle cinque nel ranking 2009, alcune al vertice.
Eccoli nella galleria fotografica del sito Thinkers50, con la loro biografa, bibliografia e video con discorso di ringraziamento: http://www.thinkers50.com/

Il dilemma dell'innovatore

Il primo classificato è Clayton Christensen, professore di Harvard Business School. Nel suo best-seller 'Il dilemma dell'innovatore' Christensen ha spiegato perché i manager non sanno cogliere le opportunità offerte dalle innovazioni "scardinanti", al contrario sembrano troppo focalizzati sul core business e sui clienti più profittevoli. Ha introdotto tecniche rivoluzionarie sull'innovazione, ha applicato le sue idee alla sanità e all'istruzione per mostrare come una gestione illuminata possa essere in grado di affrontare i grandi problemi che interessano la società. Christensen ha anche vinto il premio T50 Innovation Award.2011.

La classifica 2011 Thinkers50 è la più internazionale finora pubblicata: dieci nazionalità con diverse caratteristiche, resta la preponderanza di nomi provenienti da Stati Uniti e Canada, ma arrivano anche da Cipro, Corea, Olanda, Regno Unito, Grecia, India, Svezia e Cuba. Nonostante i guru nord americani rimangono il gruppo più numeroso, ben 23 sono i 'non statunitensi' che si sono fatti spazio in classifica negli ultimi dieci anni.

In aumento i guru asiatici

L'altra tendenza importante è l'aumento dei guru - pensatori asiatici: il coreano W.Chan Kim classificato al secondo posto; dall'India Vijay Govindarajan di Tuck Busines School e Nitin Nohria decano di Harvard rispettivamente in posizione terza e 13esima sono due tra i sette nati in India. Seguono Nirmalya Kumar (London Business school); Pankaj Ghemawat, autore di World 3.0; Vineet Nayar, amministratore delegato della società indiana high-tech HCL; Rakesh Khurana il quality Expert Subir Chowdhury.
Non ancora in classifica, ma sulla rampa di lancio, le cinesi Haiyan Wang e Dong Minghzu, la donna d'affari coreana Soo Joo Kim e la guru della felicità Srikumar Rao da Bangalore.

Le donne si fanno largo

Nel 2011 sono entrate in questa classifica stellare, 11 donne i rispetto alle cinque del 2009. In seconda posizione Renée Mauborgne, autrice con Chan Kim di 'Blue Ocean Strategy', il libro che ha messo in discussione i classici requisiti per una strategia di successo, introducendo il concetto della Value Innovation. Altre Top Thinkers: Lynda Gratton di London Business School; Rosabeth Moss Kanter di Harvard; Tammy Erickson di Moxie Insight, un think-tank statunitense conosciuto per i suoi studi sulle diverse generazioni nel mondo del lavoro, e l'attività di ricerca sui cambiamenti demografici e il valore del lavoratore.

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