Etichette troppo piccole, NaturaSì fornisce lenti di ingrandimento

Consumatori di tutte le età con problemi di vista hanno di che ringraziare NaturaSì, che mette a disposizione delle lenti di ingrandimento per consentire di fare la spesa con maggiore consapevolezza su quanto si sta acquistando.
Per l’iniziativa, promossa in tutti i 66 punti di vendita italiani, la catena di supermercati del biologico ha coniato lo slogan Cresce il gusto di vederci chiaro. Segnalate da apposite bandierine e attaccate ad una catenella, sugli scaffali sono state collocate numerose lenti di ingrandimento, da utilizzare per leggere con più facilità le etichette dei prodotti, spesso con caratteri così piccoli da scoraggiarne la lettura, e informarsi così sulla composizione del prodotto, sul peso e sulle certificazioni.
Il progetto si propone come messaggio chiaro a favore della trasparenza nei confronti del consumatore: NaturaSì incoraggia la lettura delle etichette sia per approfondire la conoscenza dei prodotti, in particolare la loro provenienza e tracciabilità, sia per rendere disponibili tutte le garanzie di un biologico di qualità e sicuro. Inoltre, nella bacheca dei punti di vendita sono già da tempo pubblicate le analisi effettuate a campione sui prodotti presenti negli scaffali e gli esiti delle ispezioni compiute dagli Organismi di controllo.
 
Norme vigenti e future
Attualmente, sulle etichette dei prodotti alimentari le indicazioni relative al peso e al volume sono facilmente leggibili, grazie a caratteri tipografici ben in evidenza. Non è così per l'elenco degli ingredienti e degli additivi, spesso stampati con caratteri quasi invisibili per disincentivare qualsiasi lettura. La legge vigente prevede diciture chiaramente leggibili e indelebili, ma non definisce i dettagli, per cui bisogna affidarsi alla buona volontà del produttore. Stranamente però l'indicazione del peso sfugge a questa logica. Il motivo è da ricercare in un Dpr del 1980 che fissa le dimensioni minime di questa dicitura. L'altezza del carattere tipografico, precisa il testo, deve variare dai 2 mm per i prodotti di peso inferiore a 50 g sino a 6 mm per quelli di 1 kg. Lo scopo del legislatore è di evitare che il consumatore sia tratto in inganno da prodotti che, pur avendo una dimensione analoga (per esempio le tavolette di cioccolato) non hanno lo stesso peso e inducono il consumatore ad acquistare quella che costa meno.
Intanto, la Commissione europea, già dal gennaio 2008, ha proposto ai 27 Stati membri di rendere le etichette dei prodotti alimentari più chiare e più rispondenti alle esigenze dei consumatori. Il nuovo modello di etichettatura, che dovrebbe essere approvato a breve, prevede anche la segnalazione di eventuali allergeni e riguarderà sia i prodotti confezionati sia quelli sfusi, come il pane. Nella parte anteriore degli alimenti dovranno essere indicate tutte le informazioni nutrizionali essenziali: l'apporto energetico, il tenore di grassi, grassi saturi, carboidrati con un riferimento specifico al contenuto di zuccheri e sale ed, infine, la proporzione di questi elementi rispetto ai consumi di riferimento.
La proposta prevede anche l'obbligo che l'etichetta sia chiara e leggibile (con caratteri di almeno 3 mm).

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