Festa del papà: Coop lancia la promozione simbolo della parità di genere

Mentre continua la petizione Genitori #allapari sul congedo di paternità, l'insegna sconta del 50% prodotti come le salviettine per neonati, invitando a "fare a metà"

Una promozione a scaffale che diventa atto simbolico della più ampia battaglia d'insegna su dati temi, ovvero veicolo di csr e posizionamento di brand. Questa l'iniziativa lanciata da Coop in occasione della Festa del papà, che sconta del 50% prodotti tipici della cura infantile, invitando a "fare a metà" quando si tratta di carico genitoriale.

Un messaggio di sensibilizzazione che parte con il coinvolgimento della referenza salviettine per bambini, dal 17 al 19 marzo, e che rientra nell'impegno di Coop per la parità di genere con la campagna “Close the Gap – riduciamo le differenze” . Dopo la battaglia relativa alla tampon tax, il retailer ha infatti lanciato anche la raccolta firme "Genitori #allapari" su Change.org, la petizione promossa dal laboratorio di attivismo civico Movimenta per andare oltre i 10 giorni di congedo di paternità obbligatorio.

Genitori #allapari è sostenuta anche dalla community Papà Pinguino, un collettivo di giovani attivisti, creatori di un dibattito sull’essere padri oggi: sono loro insieme ad altri neo-papà i protagonisti del flashmob di sensibilizzazione ideato e organizzato da Movimenta in tre città proprio il 19 marzo (a Roma presso il Museo Explora, a Milano al Muba e presso la Città della Scienza a Napoli).

"La sensibilità che abbiamo incontrato durante il nostro percorso dello scorso anno ci ha dimostrato che l’uguaglianza di genere è un tema che va affrontato seriamente e non solo a parole", spiega Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia: "Continuiamo ad affrontarlo con questo approccio passando da una piccola differenza, quella appunto della Tampon Tax che abbiamo contribuito a ridurre, a una disuguaglianza più profonda che ne genera altre a cascata. E abbiamo concentrato l’attenzione su una misura, il congedo di paternità obbligatorio, su cui crediamo il nostro Paese e la nostra società debbano fare dei passi in avanti. Perché stare di più con i propri figli è un diritto che deve essere riconosciuto anche agli uomini".

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