Franchising, ricetta anti disoccupazione

Il franchising serve a ridurre in maniera significativa la disoccupazione e si rivela sempre più una risorsa per donne e stranieri. Lo rileva il rapporto sul settore redatto da Reno e dal Salone del Franchising di Milano, dove vengono analizzati i cambiamenti che hanno interessato il settore negli anni della crisi economica.

La quota di franchisor che nel periodo hanno tra i loro affiliati anche stranieri è raddoppiata, passando dal 18 al 36% , mentre la presenza femminile ormai rappresenta un terzo del totale.

 

Età media

Un dato rilevante è che si sta alzando l’età media degli affiliati, che ormai in prevalenza sono nella fascia tra 36 e 55 anni. La spiegazione la si può trovare nella fase congiunturale che stiamo vivendo: si tratta perlopiù di persone che hanno perso il lavoro e che investono la liquidazione aprendo un punto vendita.

Come spiega Mario Resca (nella foto), presidente Confimprese, nel 2008 la schiacciante maggioranza (oltre l’84%) di chi aveva risposto all’indagine dichiarava che la maggior parte degli affiliati si poneva tra i 25 e i 45 anni; l’età media si è quindi alzata di una decina d’anni. Diminuiscono invece le risore a disposizione degli affiliati_ salgono quelli che hanno al massimo 20mila euro, diminuiscono coloro che invece dispongono di oltre 150mila euro.

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