GMF (Unicomm) acquisisce ufficialmente 11 Despar

EMI di GMF, realtà distributiva di Ponte San Giovanni (Pg), è una presenza consolidata nel Centro Italia. Opera infatti in Umbria, Marche, Toscana e Lazio con una rete commerciale formata da oltre 100 punti di vendita e circa 1.000 dipendenti di cui il 94% con contratto a tempo indeterminato.
EMI di GMF, realtà distributiva di Ponte San Giovanni (Pg), è una presenza consolidata nel Centro Italia. Opera infatti in Umbria, Marche, Toscana e Lazio con una rete commerciale formata da oltre 100 punti di vendita e circa 1.000 dipendenti di cui il 94% con contratto a tempo indeterminato.
EMI di GMF, realtà distributiva di Ponte San Giovanni (Pg) opera nel Centro Italia in Umbria, Marche, Toscana e Lazio con una rete commerciale formata da oltre 100 punti di vendita.

L’accordo con i sindacati era già stato raggiunto a settembre, ora, il passaggio di consegne è ufficiale, con la firma lo scorso 29 dicembre del contratto di cessione che porta in dote a GMF Spa (Unicomm) i primi 11 punti di vendita Despar della DueGi di Arezzo. Sono 15 in totale quelli che l’azienda, associata Selex, si era aggiudicata nell'asta pubblica di aprile 2015.

Secondo l’intesa stipulata in autunno, il 60% dei 100 dipendenti coinvolti, attualmente in cassa integrazione, sarà richiamato con la riapertura delle unità di vendita, mentre i restanti avranno priorità per le assunzioni fatte dall'azienda successivamente.

“L'acquisizione è stata molto complessa - ha dichiarato Giancarlo Paola, amministratore delegato di GMF - ma la nostra azienda ha deciso di perseguirla con la consapevolezza che il momento economico richiede un grande sforzo per il rilancio dei punti vendita chiusi purtroppo ormai da molti mesi. Questa operazione si somma al nutrito programma di sviluppo che il Gruppo Unicomm realizzerà nel corso del prossimo biennio».

Il Gruppo Unicomm attualmente è presente in 7 regioni con oltre 220 punti di vendita, ha un organico di oltre 7.000 dipendenti e ha chiuso il 2015 con una crescita di fatturato, a parità di strutture di vendita, del 4,2%, per un totale di 2 miliardi di euro.

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