I manichini luxury di Ralph Pucci

Come un manichino può cambiare il visual merchandising di un abito e l'atmosfera di un negozio. Il loro futuro raccontato dal più famoso creatore di manichini (da Gdoweek n. 5)

L’avventura di Ralph Pucci International è iniziata da una piccola azienda familiare, nel 1950. Oggi il brand, che disegna e fabbrica i manichini più famosi del mondo, è diventato un impero riconosciuto a livello internazionale, con una galleria e show room a New York, cui si aggiungono avamposti a Miami e Los Angeles (quest’ultimo inaugurato proprio in
questo mese di marzo). Proprio nello studio di Manhattan sono oggi realizzati tutti i manichini in fibra di vetro.L’instancabile genialità di Ralph Pucci, il fondatore, trova espressione nella realizzazione di manichini per negozi, gallerie e spazi espositivi in ogni Paese. Tra le collaborazioni più note, nomi del retail quali Neiman Marcus, Saks Fifth Avenue e Nordstrom. Questo anche grazie alla collaborazione con personaggi innovativi e all’avanguardia tra designer, architetti, stilisti, top model e illustratori: da Patrick Naggar a Jens Risom, da Vladimir Kagan a India Mahdavi, fino a Eric Schmitt, Christy Turlington e Maira Kalman, solo per citarne alcuni. In tutti questi anni, Ralph Pucci ha saputo valorizzare le leggende del mondo dell’arte, della moda e del design, ma non ha mai dimenticato di guardare al futuro, sostenendo i talenti emergenti e dando vitaa collaborazioni innovative. Abbiamo chiesto proprio al geniale Ralph Pucci di illustrarci quale il suo approccio e la sua filosofia nell’affrontare i manichini del prossimo futuro e quali sono le novità cui sta lavorando.

Come si sta evolvendo oggi l’arte dei manichini?
Il trend del mondo dei manichini è stato lo stesso per molto tempo: molto semplice, astratto, senza viso, rappresentativo di una taglia piccola. Penso però che sia giunto il momento di un importante cambiamento. Il mondo è nel caos, il retail è stato investito da un vero e proprio Tsunami. È necessario che il visual merchandising e i manichini seguano un nuovo ritmo e si modifichino rapidamente. Noi ci sentiamo all’avanguardia in questo modo di procedere.

Per questo ha creato nuove collezioni, come  Mesdames? Qual è l’idea alla base del progetto?
Esatto. La nostra ultima collezione di manichini, creata dalla stilista Rebecca Moses, si chiama “Mesdames: Imperfectly Perfect” (ndr: imperfettamente perfetta). È una linea che prevede modelli appartenenti a tutte le etnie, a tutti i colori di pelle. I visi non sono perfetti: gli occhi possono essere troppo ravvicinati, i nasi troppo allungati o storti, ma sono comunque belli e ciascun manichino è unico. I corpi sono allungati e fluidi, come modelli di abiti disegnati. Possono essere acquistati dai negozi con il viso dipinto e la parrucca, oppure con viso e capelli dipinti, o ancora colorati con vernice spray di un unico colore, per accentuare le linee del corpo. Ognuno può scegliere il proprio stile.

A cosa state lavorando attualmente?
Il prossimo dicembre presenteremo a New York la nuova collezione “Sizes” (taglie): è costituita da una serie di manichini prodotti in quattro diverse misure, rappresentative di quattro taglie. Abbiamo voluto portare l’idea di tolleranza e inclusività a un livello superiore. Cos’è la bellezza? È sentirsi a proprio agio, felici e orgogliosi di chi si è. Solitamente negli Usa i manichini di taglia extralarge vengono nascosti nei luoghi più inaccessibili dei negozi. Ora noi vogliamo che tutte le taglie, proprio tutte, vengano mostrate in modo creativo e con un alto livello di qualità negli store di tutto il mondo.

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