I prodotti di cosmetica e per la cura del corpo sono i più rubati nel periodo estivo

I furti di articoli estivi nei pdv sono un fenomeno con il quale i retailer hanno imparato a convivere -e fronteggiare- che interessa in particolare occhiali da sole, creme abbronzanti e idratanti, asciugamani e costumi da bagno, sandali e scarpe da mare, deodoranti e preservativi.
Sono i prodotti di cosmetica e per la cura del corpo quelli che rientrano nella lista degli articoli maggiormente soggetti a furto pubblicata nel 2010 dal Barometro Mondiale dei furti nella distribuzione, realizzato dal Centre for Retail Research per conto di Checkpoint Systems.
La perdita in questa categoria di prodotti rappresenta l’1,58% delle media di vendite in Europa. L’abbigliamento raggiunge storicamente il maggior indice di perdite con l'1,79%. Si tratta di valori significativi, se si tiene conto che la percentuale media europea di perdite derivate da furti ed errori interni è pari all’1,29% rispetto al totale delle vendite, per un valore totale di oltre 33,4 miliardi di euro.

“Lo stagionale riproporsi del furto rappresenta un’ulteriore prova degli effetti negativi della crisi economica sulla capacità d’acquisto e sull’onestà del consumatore -commenta Salvador Cañones, country manager di Checkpoint Systems Italia-. Fortunatamente la maggior parte dei responsabili dei negozi si sta adoperando al fine di assicurare una maggiore protezione degli articoli in esposizione per non porre limiti all’acquisto d’impulso, fatto necessario per assicurare le vendite anche in questo periodo di contrazione dei consumi”.

Una buona strategia nella protezione degli articoli potrebbe riassumersi, secondo Cañones, nel seguente decalogo:

1. Utilizzare un’attrezzatura intelligente, ossia sistemi che offrono informazioni dettagliate sul numero di ingressi in negozio e sulle aree più interessate ai tentativi di furto.

2. L’acquisizione di validi strumenti deve essere accompagnata da un piano interno di formazione del personale. A nulla serve essere in possesso di una buona apparecchiatura se poi non si è in grado di utilizzarla correttamente.

3.  Proteggere i prodotti più cari e quelli più soggetti a furto: è necessario individuare i prodotti a cui dare priorità.

4. Continuare a vigilare anche dopo aver installato dei sistemi per la protezione degli articoli.

5. Promuovere i programmi di protezione alla fonte: quanto più protetti arrivano i prodotti allo spazio di esposizione, maggiore sarà la vendita. Incrementando la sicurezza è possibile garantire una migliore posizione del prodotto nel pdv e un acquisto d’impulso più redditizio, piuttosto che chiudere gli articoli in armadi di sicurezza.

6. Analizzare la quantità dei mezzi di protezione: i furti non si riducono installando tanti sistemi di sicurezza.  È importante implementare le soluzioni più appropriate in base alle dimensioni e alla struttura del pdv e agli articoli in libera esposizione.

7. Mantenere gradevole l’ambiente d’acquisto: la protezione degli articoli non deve in alcun modo rappresentare un ostacolo nell’esperienza d’acquisto del consumatore.

8. Tenere sempre presente la capacità di risposta del ladro, soprattutto se professionista. Per questo è necessario riscoprire ogni volta come si muove: la scelta del negozio, l’accesso alla struttura, lo spazio di esposizione dei prodotti, l’uscita e la nostra capacità di risposta finale.

9. Riesaminare lo stesso processo del personale interno: in fin dei conti un quarto dei furti avviene per mano di dipendenti disonesti.

10. Partecipare alle azioni di sensibilizzazione cittadina: È necessario continuare ad educare la cittadinanza contro i furti. Per questo è opportuno partecipare a campagne di sensibilizzazione sociale che allertino dei pericoli relativi al consumo o all’acquisto di articoli rubati.

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