I trend del non food 2023 dall’Osservatorio di GS1 Italy

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Osservatorio Non Food di GS1 Italy: nel 2023 crescono le spese per profumi e casalinghi, calano quelle per eldom e calzature

L'Osservatorio Non Food di GS1 Italy 2024 che indaga le spese non alimentari nel 2023 presenta un quadro molto frastagliato entro i 13 comparti merceologici analizzati, entro il quale si possono individuare 8 tendenze trasversali.

I numeri del non food nel 2023 dall'Osservatorio di GS1 Italy

La spesa destinata all'acquisto di prodotti non alimentari nel suo complesso cresce del +0,4% nel 2023 (+4,3% nel 2022) e supera i 110,3 miliardi di euro. Dal 2019 il non food è in costante crescita, +6,2%. Entro questo dato però i comparti merceologici si comportano in modo molto diverso tra loro: alcuni crescono a doppia cifra, altri registrano stabilità nelle vendite. Va detto che sono solo 3 i comparti in calo, tutti gli altri rimangono in attivo.

Top performer nei comparti merceologici
+11,1% Profumeria
+4,2% Automedicazione
+2,8% Casalinghi
+2,7% Giocattoli

Ultimi della classe
-4,8% Elettronica di consumo
-1,6% Edutainment
-0,9% Abbigliamento e calzature

L'andamento delle vendite ha cambiato il peso reciproco dei comparti, in particolare l'elettronica di consumo perde la leadership a vantaggio di abbigliamento e calzature, mentre si confermano mobili e arredamento, e bricolage, per terzo e quarto posto. Insieme detengono il 65,4% del giro d'affari totale del non alimentare misurato dall'Osservatorio Non Food di GS1 Italy.

Gli 8 trend del non food

Trend 1 - Spending review - La cifra a disposizione delle famiglie si riduce, anche perché sono aumentati i prezzi, e queste cercano di ottimizzare la resa della propria spesa. Operano delle scelte, si concentrano sull'essenziale, cercano soluzioni più sostenibili e così cambia il paniere degli acquisti.

I volumi in generale si sono ridotti, a fronte dell'aumento della spesa raccontato dai dati. Il cambio del paniere riflette anche l'incidenza diversa degli aumenti dei prezzi per prodotti diversi.

Sono cresciute le spese per: calzature donna da passeggio, supporti per telefonia, lavatrici e lavastoviglie, piccoli elettrodomestici per la cucina. Nel brico, mini serre, kit per orto da balcone, strumenti elettrici e digitali per il giardinaggio; nella profumeria, trucchi per viso e occhi, prodotti per le labbra, profumi, cosmetici per la cura del viso; poi attrezzature sportive, scarpe da trekking e da trail running, giochi da tavola, giocattoli educativi, servizi di streaming musicale, app per allenamento, meditazione o relax, libri non scolastici, dischi in vinile (elenco parziale).

Gli italiani hanno comprato meno: telefoni, televisori, pc, tablet, monitor, spazzolini elettrici, prodotti rassodanti e anti età per il corpo, apparecchi fotografici, apparecchi wearable.

Trend 2 - Healthification in&out - Ovvero, la ricerca del benessere totale, dell'equilibrio prico-fisico.

Sono cresciute le spese per: prodotti che uniscono effetti estetici a effetti curativi, come testimonia la crescita nella profumeria, favorita anche da nuovi format di negozio più esperienziale e coinvolgente. Nell'elettronica di consumo, crescono i prodotti per il monitoraggio della salute e di automedicazione, poi le attrezzature sportive (+7,3% con un giro d'affari di quasi 2 miliardi). L'equilibrio si riflette in un atteggiamento più inclusivo e accogliente, espresso negli acquisti di home video e giocattoli. Sono cresciuti anche i fatturati dei centri commerciali che hanno puntato su iniziative legate a questo trend salutista.

Trend 3 - La casa smart & green - La casa rappresenta una delle priorità degli italiani nel 2023: renderla più confortevole, vivibile, smart, migliorare l'efficienza energetica. Di conseguenza sono cresciuti il bricolage e il giardinaggio, sempre con attenzione al benessere, e il fitness domestico. 

Sono cresciute le spese per: gli elettrodomestici bianchi sono cresciuti del +3,5% scavalcando l'hardware e diventando il secondo segmento più importante dell'elettronica di consumo. In crescita del +0,5% anche il Ped, soprattutto orientato alla preparazione del cibo, e anche apparecchi come webcam e digital assistant, una nicchia. L'altro segmento in crescita è quello dell'arredo. In tutti questi casi c'è anche un traino degli influencer sui social.

Trend 4 - Creatività - Fai-da-te, riparazioni, personalizzazioni, seconda mano. La minor disponibilità di spesa favorisce la creatività nella riparazione e nel riciclo, e nella compravendita dell'usato. Il 48% dei consumatori ha curato manutenzione e riparazione di prodotti, il 38,1% ha acquistato o venduta nel mercato di seconda mano. In questo trend incide anche l'attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell'ambiente, che porta ad acquistare prodotti più durevoli e a cercare di ingenerare un circolo economico virtuoso rivendendo o riparando. C'è anche interesse verso il prodotto unico e personalizzato. Si vede particolarmente nel settore dell'abbigliamento , con second hand e personalizzazione che si sono rivelati chiavi vincenti per conquistare clienti: l'eCommerce aiuta.

Trend 5 - Rinnovarsi per non morire - Questo trend riguarda il retail e la sua capacità di evolvere per rispondere alle nuove necessità dei clienti: esperienze d'acquisto più immersive e personalizzate, attività di marketing esperienziale (e tra gli ambiti più ricettivi c'è quello dell'abbigliamento), integrazione omnicanale, le applicazioni di AI (showrooming, comparazione prezzi), nella profumeria i servizi di cnsulenza personalizzati. La tecnologia è quella orientata all'esperienza d'acquisto, ma anche all'ottimizzazione della gestione retail: per esempio, per l'arredamento con negozi più snelli, spesso centrali e con servizi di consulenza progettuale, nel brico con punti di vendita più piccoli in periferia e focalizzati sulla riparazione casa e sul giardino.

Trend 6 - Il ritorno del negozio fisico - Soffre l'eCommerce in quasi tutti i settori, al contrario riparte il canale fisico (anche se diminuiscono del -1,9% i negozi fisici).

I consumatori dichiarano di aver intensificato gli acquisti nel canale fisico nei seguenti settori: detersivi (45,9%), casalinghi (45,0%), mobili e arredamento (44,3%) e tessile per la casa (42,9%).

Calano gli acquisti digitali per: edutainment (-2,9%), elettronica di consumo (-4,1%), abbigliamento e accessori (-3,8%. Va tenuto presente che in questi canali l'eCommerce rappresenta una quota molto rilevante, ed è cresciuta fino al 2023 in maniera significativa.

Sono cresciuti gli acquisti digitali soprattutto per: elettronica di
consumo (50,3%), bricolage (33,2%) e abbigliamento e accessori (30,4%), profumeria (+13,7% annuo), prodotti di automedicazione (+4,2% e 5,1% di quota
a valore), articoli per lo sport (+1,9% e 14,2% di quota) e tessile casa (+2,3% e 9,7% di quota).

Trend 7 - Primo o premium - I consumatori tendono a spendere di più per prodotti che sono magari voluttuari ma gratificanti, e puntano sulla fascia premium; spendono invece il meno possibile per prodotti necessari e improrogabili. Questo diminuisce l'attenzione verso i prodotti che si attestano nella fascia media di prezzo. Il piacere del premium riguarda soprattutto: giocattoli, calzature, casalinghi, cartoleria, tutti prodotti dove i tagli di spesa si sono avvertiti meno.

Trend 8 - Il ruolo di web e social nella ricerca di informazioni, confronto prezzi e recensioni - L'attività di ricerca digitale pre acquisto si intensifica. In particolare per l'elettronica di consumo, mobili e arredamento, bricolage.

Viceversa, la tendenza a prendere la decisione nel momento dell'acquisto (e non prima in rete) riguarda casalinghi e detersivi. Detersivi, casalinghi, mobili e arredamento, tessile casa sono anche i comparti per i quali i consumatori dichiarano di aver intensificato l'acquisto in negozio (e non online).

 

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