IL BIOLOGICO ITALIANO PARLA CON I RETAILER INTERNAZIONALI

Internazionalizzazione del biologico italiano: questo il tema portante su cui si basa il convegno Modelli di successo nella vendita di prodotti biologici: confronto fra le maggiori catene distributive italiane e Nord e Sud americane” che si terrà venerdì 11, dalle ore 16:45 alle 18:45 presso il Padiglione 19 di BolognaFiere, dove oggi ha aperto i battenti SANA 2009, il 21° Salone Internazionale del Naturale.

L'incontro -organizzato da FederBio, ICE e Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Bologna Fiere- si presenta come occasione per coinvolgere i più importanti operatori del settore agroalimentare del Nord e del Sud America (durante SANA 2009, sono presenti 16 tra operatori e buyer provenienti dal Sud America e 15 provenienti dall'America settentrionale) nel mercato del biologico italiano e per fare in modo di raccogliere e rilanciare le informazioni, le esperienze e l'interesse per il bio nazionale da Bologna al resto del mondo.

Il progetto di internazionalizzazione del biologico
La firma dell'accordo di settore tra il Ministro Scajola e Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio, e l'intesa operativa tra ICE e la Federazione stessa dello scorso marzo, hanno dato il via al progetto, che ha preso inizialmente in considerazione i mercati del Nord e del Sud America, quali aree di espansione delle produzioni biologiche italiane. L'obiettivo della collaborazione tra ICE e FederBio è quello di creare un'espansione del mercato e dei canali di distribuzione attraverso la diffusione di dati scientifici, ricerche e documentazione inerenti alle relazioni fra dieta bio-mediterranea, stili di vita e prevenzione delle malattie, dando vita a network multidisciplinari fra l'industria biologica italiana e i pediatri, i medici, i nutrizionisti e tutte le altre professionalità collegate al bio-benessere, con l'apertura innanzitutto degli sportelli promozionali a New York e a San Paolo del Brasile presso gli uffici ICE.

Complessivamente, si prevede che l'iniziativa coinvolgerà oltre 50 imprese e consorzi del biologico italiano e 40 fra i maggiori buyer del Nord e Sud America.

Work in progress
Più nel dettaglio il progetto ha visto l'apertura a New York e a San Paolo del Brasile di due uffici dedicati alla promozione del biologico italiano, che operano in maniera stabile; una campagna di formazione rivolta ai buyer e alla stampa estera; networking event con degustazioni di prodotti quali vino e olio biologico, aceto balsamico e Parmigiano.

Inoltre, la presenza a FISPAL, a San Paolo del Brasile, dal 14 al 16 giugno scorso, che ha visto l'organizzazione di due workshop tenuti da esperti del settore legati ai temi della dieta bio-mediterranea e agli aspetti nutrizionali dei prodotti biologici; la presenza a Fancy Food a New York dal 28 al 30 giugno scorso, in cui sono stati organizzati incontri B2B all'interno dello stand del progetto ICE-Federbio e degustazioni di prodotti biologici, per mettere in luce le caratteristiche nutrizionali dei prodotti utilizzati per la dieta bio-mediterranea, con il coinvolgimento attivo di esperti del settore di FederBio.

“L'esperienza del Fancy Food per esempio ci permette di dire che nel complesso l'interesse e il consumo dei prodotti biologici negli USA non solo è già affermato e solido ma in continua crescita, anche se momentaneamente rallentata dalla crisi -
commenta Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio-. Il "Made in Italy" biologico è tenuto in grande considerazione e possiede grande appeal per la fascia "medio-alta" dei consumatori, come nel caso del vino e dell'aceto balsamico, ma anche dell'olio e di tutti gli altri prodotti che caratterizzano l'offerta italiana”.

Il progetto si concretizzerà anche attraverso l'organizzazione negli USA di due workshop per operatori specializzati sui temi della dieta bio-mediterranea e degli alimenti speciali, il primo a Boston, a fine settembre, in concomitanza con la manifestazione Natural Product Expo East e il secondo, a novembre, all'interno del Kosherfest nel New Jersey. Altri progetti in altre zone del mondo altrettanto interessate al bio made in Italy verranno portati avanti in collaborazione con altri altri enti e istituzioni interessati quali Buonitalia e Simest.

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