Il circuito chiuso di Cpr System riduce del 39% l’incidenza sui costi

Dal campo al distributore sempre con il medesimo imballaggio. È uno dei plus di CPR System, che propone la movimentazione ad imballaggi riutilizzabili, capace di garantire agli utilizzatori vantaggi economici che lo rendono, di fatto, il più conveniente sul mercato. Esso si fonda, infatti, su costi di gestione calcolati in base alle reali movimentazioni effettuate ed ai servizi erogati. L'intero circuito è costruito sul computo trasparente dei movimenti degli imballaggi e sul loro rigido controllo. Il produttore ortofrutticolo ritira le cassette a sponde abbattibili, di cui è proprietario, presso i depositi Cpr, confeziona il prodotto e consegna il tutto al distributore. Cpr si occupa, poi, del ritiro e del lavaggio, e, attraverso un efficiente sistema logistico, l'imballaggio sarà nuovamente disponibile dopo 2 giorni, pronto per un nuovo ciclo di filiera.

L'impatto ambientale
Dal punto di vista dell'impatto ambientale, il sistema di imballaggi di plastica riutilizzabili (20 utilizzi in un anno per un ciclo di vita di almeno 7 anni), rappresenta un'alternativa ai tradizionali sistemi di packaging per il trasporto dei prodotti agro-alimentari, che causano forti diseconomie, conseguenti alla necessità di smaltimento dopo un unico passaggio.
Inoltre, attraverso la piattaforma telematica di nuova generazione “Cpr On-Line” (http://cpronline.cprsystem.it), i soci di Cpr possono gestire gratuitamente e in tempo reale, senza alcun vincolo temporale o geografico, le movimentazioni degli imballi.

I vantaggi economici
Rilevanti sono anche i vantaggi economici del sistema CPR, che -avendo messi insieme tutti i componenti della filiera- associa circa 800 produttori ortofrutticoli di ogni dimensione, diverse catene della gdo (fra le quali Coop Italia, Conad, Pam, A&O, Sait, Crai, Sisa, Dao, Despar Calabria, Sigma, Billa, Bennet ed altri), gli stampatori degli esclusivi imballaggi, e le aziende di servizio (trasporti, facchinaggio, movimentazione).
Secondo la ricerca comparativa dell'Università di Bologna, la cassetta Cpr 6410, a sponde abbattibili, anche grazie alla possibilità del riutilizzo e alle conseguenti riduzioni dei costi di gestione, risorse naturali, energetiche, umane, e smaltimento, determina un costo medio di 0,52 euro, mentre le spese complessive degli imballaggi non riciclabili sono molto superiori (0,89 euro per una cassetta plastica a sponde fisse, 1,36 euro per una cassetta di cartone standard, 1,61 euro per una cassetta di cartone policroma).
L'efficacia del sistema ideato da Cpr si evidenzia nella progressiva crescita del numero di movimentazioni effettuate: 97 milioni nel 2007, valore quasi raddoppiato rispetto ai 50 milioni del 2003, e nella crescita del fatturato, arrivato a 32,35 milioni nel 2007, pari al 13% in più rispetto al 2006.

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