Il frigorifero al centro di un mondo di servizi

Frigorifero
Contratti versatili sul frigorifero rendono il fresco/freddo un punto di risparmio e di esperienza utente essenziale su tutti i formati di store

Il frigorifero è parte della customer experience e la gestione del freddo diventa un'occasione di risparmio. Unità gestite a isole a temperatura controllate, geolocalizzazione, connessione su reti private virtuali e sicure, manutenzione a distanza con algoritmi di intelligenza artificiale, eventualmente con contratti a noleggio per passare da Capex a Opex sembrano questioni da ambienti informatici, ma non è (solo) questo. Energia, rete e servizi con attenzione alle spese operative sono oggi le basi anche di un’attività che prevede la refrigerazione. Continuando il parallelo con l’informatica, potremmo definire il nuovo riferimento di business come Fridge as a service, frigorifero al centro di un mondo di servizi. I recenti cambiamenti, avvenuti purtroppo non solo nel nome della trasformazione digitale, ma anche di questioni più rilevanti come sovrappopolazione, pandemia e guerre, stanno sagomando la refrigerazione nei supermercati in modo radicalmente diverso rispetto a quanto immaginato finora. L’evoluzione della distribuzione moderna è influenzata dal modo in cui i consumatori vivono gli spazi cittadini e stanno guidando la trasformazione dei format dei negozi e nei negozi. Una nuova customer experience, sostenibilità e prossimità sono le parole chiave del tempo che viviamo. I negozi di vicinato, che erano già in crescita, hanno visto un’ulteriore accelerazione verso una spesa veloce e ricercata, aumentando la fidelizzazione della clientela. Inoltre, altre necessità, come il 24 ore per alcuni generi, hanno portato alla nascita del quick commerce, un nuovo format che completa perfettamente la rete esistente.

L'ottimizzazione del frigorifero Arneg

“Il mercato d’oggi richiede ottimizzazioni di vario genere, che si riflettono in riduzione delle aree frigo e non per i supermercati, in un’ottimizzazione dei negozi di prossimità e sulla nascita di self-service aperti 24 ore su 24 -spiega Massimiliano Bonin, responsabile vendite Italia di Oscartielle- il programma Industria 4.0 ha spinto molto il nostro mercato sia nel 2021, sia in questo primo scorcio del 2022”. Oscartielle è un produttore italiano che rientra nella galassia di Arneg. Con le sue specificità: “siamo forti nel plug-in, frigorifero con motore a bordo e tra loro interconnesse, per le quali offriamo la telegestione”.
L’attuale domanda di mercato, insomma, richiede costante innovazione nelle categorie merceologiche che nei punti di vendita della gdo vengono gestite a temperatura controllata fresco/freddo. Questa trasformazione si vede principalmente su tecnologia, design e attenzione, anche nei modelli di business, ma l’evoluzione del frigorifero riguarda anche il tipo di servizio, come monodose-porzionato, ready-to-eat e altre proposte.
“Arneg propone il frigorifero Korinthos 3 e il Venezia LX -spiega Luca Masiero, direttore vendite di Arneg Italia-; rispettando le dimensioni di una vetrina tradizionale, Korinthos 3 riunisce in un unico mobile il servizio assistito (accesso posteriore) e self-service (accesso frontale). Perfetta per freschi porzionati e cross-selling, questa vetrina è particolarmente indicata per l’esposizione di salumi, latticini, gastronomia e pasticceria. Venexia LX, invece, permette di realizzare i layout più evoluti in ogni tipologia di spazio commerciale, tra i quali gastronomia, pasticceria, carne e pesce. Torniamo sul modello di business, che è cambiato molto, e molto in fretta. L’esempio forse più significativo è la grande crescita del noleggio. “Questo servizio offre la certezza dei costi e molti store la preferiscono -riprende Bonin-; Oscartielle ha i suoi modelli con assistenza propria, con un parco di circa duemila unità dedicate a questo ramo d’attività”. La contrattualistica disponibile è molto differenziata e si mostra robusta per le varie esigenze del presente. Un’altra grande modifica richiesta dal cambiamento di modello di business è la tipologia di accesso al frigo. “Il 90% dell’industria alimentare chiede oggi frigoriferi aperti, che hanno un consumo molto maggiore di quelli chiusi; Oscartielle sta lavorando su frigo aperti ma con consumi da frigo chiusi”.Frigorifero Arneg esterno
Nell’ambito dei consumi energetici, Arneg mette una particolare attenzione. Oltre a fornire impianti integrati a Co2  in grado di provvedere sia alla refrigerazione che al riscaldamento/condizionamento del punto di vendita con notevoli risparmi, già da anni l’azienda sottoscrive contratti di vendita con la previsione del consumo già contrattualizzata. Nelle nuove soluzioni trova sempre più spazio il software, in particolare l’intelligenza artificiale. La piattaforma Arneg Data Power fornisce monitoraggio, manutenzione predittiva e previsione dei consumi del negozio. Le attrezzature possono essere gestite online grazie a connessioni di rete privata virtuale (Vpn): Arneg è certificata Iso/Iec 27001, garantendo alle Vpn i massimi standard di sicurezza.

Risparmio energetico per Epta

Se la scelta tra aperto e chiuso, benché importante, è un particolare, le nuove esigenze richiedono nuove soluzioni di tipo più generale. “SlimFit Costan coniuga il design dei banchi remoti con l’ottimizzata capienza e la compattezza delle soluzioni a gruppo incorporato -spiega Giorgio de Ponti, product strategy manager di Epta-: questa nuova collezione completa di vetrine self-contained è ideale per arredare con classe l’intera area a libero servizio di piccole superfici, minimarket e convenience store”.
L’energia è sempre più al centro dell’agenda di Paesi, corporation, cittadini e punti di vendita. La sola refrigerazione pesa per il 40% dei consumi energetici di un punto di vendita, quindi si deve operare in questa direzione, considerando l’estetica ma puntando sull’efficienza.
“A conferma del commitment del Gruppo, molte soluzioni sono già in Classe B o C, ovvero best-in-class nel regolamento Energy Label -continua de Ponti-, come la gamma di Integral SlimFit o di banchi remoti GranFit Costan”. La famiglia SlimFit promuove la sostenibilità: l’illuminazione a Led e il refrigerante naturale con propano R290 collocano queste soluzioni tra le migliori vetrine nell’ambito del nuovo regolamento Energy Labelling. Degni di nota anche i sistemi Fte (Full Transcritical Efficiency) ed Ete (Extreme Temperature Efficiency), che aprono la strada alla refrigerazione naturale a Co2. È, infatti, possibile sostituire completamente gli Hcfc e Hfc con Co2 transcritica in qualsiasi condizione climatica o di mercato, con un risparmio di energia tra il 15 e il 23%.

Un’economia climaticamente neutra si staglia molto in lontananza, ma con grandi probabilità di essere oggetto di continua revisione. Si tratta di quanto previsto dall’European Green Deal: gli obiettivi oggi indicati sono per il 2050, ma questa è una data estremamente mobile. Anche l’ozono è sotto osservazione, con l’antico protocollo di Montreal modificato dall’emendamento di Kigali (2016) diventato legge italiana nel recentissimo febbraio 2022. “Epta vuole accompagnare retailer, operatori horeca e food&beverage, agli adeguamenti normativi sugli F-gas -conclude de Ponti-, con soluzioni a prova di futuro”. E il futuro del frigo sembra una metafora di un più ampio futuro a metà tra trasformazione energetica e modifica del tessuto sociale.
I vecchi refrigeranti chimici ad idrofluorocarburi (Hfc) sono arrivati a pesare per il 4,4% delle emissioni serra in Italia. Vanno quindi rapidamente eliminati, in favore di una nuova generazione di sistemi di refrigerazione a Co2. Il frigorifero Life-C4R di Epta punta ad accelerare la diffusione di una nuova generazione di sistemi di refrigerazione commerciale ad alta efficienza, basati sul refrigerante R744/CO2 e adatti per qualsiasi mercato e condizione climatica. I risultati provengono da un progetto triennale su sette installazioni pilota realizzate in Italia, Spagna e Romania da Epta Iberia e Daas, partner del progetto insieme ad Epta. Si tratta di soluzioni che rendono possibile la completa eliminazione degli Hfc. I dati prodotti dagli impianti nel corso dei tre anni di osservazione hanno, inoltre, dimostrato la convenienza economica delle tecnologie Epta impiegate nell’ambito del Life-C4R: se confrontate con impianti a Co2 tradizionali, infatti, riducono il consumo annuo di energia tra il 15% al 23%.
Inoltre, l’analisi Lca dell’intero ciclo di vita delle emissioni di gas serra delle tecnologie Life-C4R secondo gli standard di Lccp (Life Cycle Climate Performance) evidenzia come la scelta dei sistemi Epta possa ridurre le emissioni complessive di Co2 fino al 20%.

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