Il mercato pubblicitario nel 2013 ha segnato una diminuzione degli investimenti pari al -12,3%. Tuttavia emerge qualche segnale positivo di ripresa: Il secondo semestre, con una perdita del -6,3% ha controbilanciato un pessimo primo semestre crollato al -17%. Inoltre, il mese di dicembre 2013 rispetto allo stesso mese del 2012 ha chiuso sotto del -4%. Una discesa che sta quindi decisamente rallentando.
La differenza è nel mezzo
La Tv va meglio della media del mercato con un -10% mentre la stampa con -21% arranca in attesa di trovare nuove formule che possano dare ossigeno. La radio chiude il 2013 con una perdita del 9,3%.
Al di là di questi numeri, emerge che in Italia la Tv è sempre il mezzo preferito degli investitori e da sola si prende il 50% del mercato.
I settori
I primi tre comparti del mercato nel 2013 hanno tirato i remi in barca. L'automotive ha segnato -19,3%, gli alimentari 14,7% e le Tlc -10%. Tutto sommato si tratta di risultati in linea con l'andamento a valore di questi mercati. I mercati che hanno rallentato meno gli investimenti sono toiletries, informatica e cura della persona.