La collaborazione tra la l’azienda di intimo Yamamay e il produttore di software per il retail Aptos è iniziata nel 2007, quando Yamamay decise di utilizzare Aptos PLM (la soluzione di Product Lifecycle Management) per avere una gestione organica e unificata dei dati aziendali e un più efficace colloquio con l’esterno.
“La nostra produzione è interamente conto terzi e quindi il dialogo con i fornitori è molto importante, così come lo sono il modo e i tempi in cui viaggiano le informazioni” afferma Barbara Cimmino, corporate social responsibility director di Yamamay. Nel tempo, Yamamay ha esteso l’utilizzo della soluzione di Aptos e oggi, “di fatto, il Plm alimenta tutti i nostri sistemi dal punto di vista delle informazioni, soprattutto per quanto riguarda l’anagrafica di prodotto”, precisa Cimmino. Ma non solo. Yamamay si avvale delle funzioni di Aptos Plm anche per migliorare il sell through, al fine di avere sotto controllo le collezioni e la loro pianificazione e gestire il time to market.
“Durante la pandemia -sottolinea Barbara Cimmino- abbiamo cercato di lavorare più sullo slittamento delle pianificazioni già in corso che non sulle cancellazioni. Avere a sistema tutti i dati necessari a cambiare la pianificazione e la distribuzione è stato un enorme vantaggio, che ci ha permesso di agire velocemente, in pochissimi giorni”. Con la nuova funzionalità di Product Lifecycle Management avanzata della soluzione di Aptos, Yamamay beneficerà di migliori tracciabilità, controllo e trasparenza durante l’intero ciclo di vita del prodotto. E potrà anche supportare le iniziative di sostenibilità del marchio.
Collezioni sostenibili per Yamamay
L’azienda si è infatti impegnata a migliorare la sostenibilità delle sue collezioni. A tal fine potrà sfruttare le più recenti evoluzioni di Aptos Plm che forniscono la tracciabilità completa di tutti i materiali e i componenti utilizzati, inclusi tessuti, coppe e ferretti. Yamamay potrà anche centralizzare la gestione delle certificazioni e dei processi relativi al controllo della qualità e alla conformità ambientale. “Aptos Plm ci permette di gestire tutte le certificazioni relative a materiali e componenti -sostiene Barbara Cimmino-. Inoltre, ci consente comunicazioni efficaci con i fornitori e offre l’accesso on demand alle informazioni critiche sui prodotti. Questo ci aiuta a ottenere una trasparenza ottimale sullo sviluppo dei nostri prodotti e sui processi di produzione”.
“La messa a sistema dei materiali -prosegue Cimmino- ci ha permesso di essere più evoluti sul tema delle collaborazioni. Così come siamo nel pieno di una transizione digitale, lo siamo anche per quanto riguarda quella ambientale. Abbiamo infatti potuto mettere insieme le esigenze di sostenibilità e tracciabilità con quelle di una maggiore efficienza del processo di progettazione. Mentre nella maggior parte dei casi oggetto del Plm sono i prodotti finiti, noi abbiamo capito che era importante mettere a sistema anche tutte le informazioni relative alle componenti. La stessa misurazione dell’impronta di CO2 avverrà attraverso la misurazione delle componenti che utilizzeremo e poi di come metteremo insieme queste componenti secondo i principi dell’ecodesign. L’obiettivo è avere un completamento del ciclo di vita del prodotto sfruttando tutte le informazioni disponibili, da quelle che arrivano dal customer care fino ai commenti sul post del consumatore e quelle legate ai rischi che comporta un’economia circolare”.
Oltre alle funzionalità Plm avanzate relative alla tracciabilità, Yamamay ora sta sfruttando anche la pianificazione dinamica della linea all’interno di Aptos Plm che consente ai suoi designer e merchandiser una nuova modalità di collaborazione. Gli obiettivi aziendali e strategici come il numero di stili, i colori dello stile, i margini target e i costi sono comunicati ai team di progettazione e sviluppo prodotto di Yamamay sin dalle prime fasi di sviluppo, il che significa che tutte le funzioni sono sulla stessa pagina fin dall’inizio. “La capacità di Aptos Plm di fornire una vista combinata della collezione, sia analitica sia visiva -conclude Barbara Cimmino- aiuta i responsabili delle decisioni a capire immediatamente come i nuovi stili lavoreranno insieme”.