Indicod-Ecr: ricette per la ripresa

Come si può ottenere la ripresa dei consumi? Alle risposte classiche dell’economia si affianca quella dello studioso, che molti considerano il più acuto sociologo italiano, Giuseppe De Rita, presidente del Censis, che con esemplare chiarezza spiega: “Non sono i soldi a mancare, è il desiderio del consumo: i nostri figli hanno le loro camerette piene di giocattoli inutilizzati, perché mai desiderati. Perché mai chi ha l’armadio pieno di vestiti dovrebbe trovare la voglia di comprarne un altro? La recessione c’è, ovviamente, ma il compito di chi produce e vende è quello di risvegliare il desiderio di chi dalla crisi non è stato toccato”.
L’intervento video di De Rita è stato uno dei momenti più significativi di Tornare a crescere, il contributo del largo consumo, promosso da Indicod-Ecr e svoltosi oggi a Milano, al Teatro Strehler.

Il dibattito
In apertura dei lavori il presidente di Indicod-Ecr (nonché Ad di Carrefour Italia), Giuseppe Brambilla di Civesio (nella foto) ha sottolineato la necessità per le imprese di recuperare efficienza in un Paese che continua a crescere meno della media europea, perché deve fare i conti con una produttività sensibilmente inferiore alla media europea.
Tito Boeri, ordinario di Economia del lavoro alla Bocconi, ha evidenziato come la politica ignori le forze che più potrebbero portare sviluppo, perché mediamente più istruite: i giovani e le donne. Boeri ha anche contestato le scelte di politica economica del Governo (e nello specifico ovviamente di Tremonti) mostrando che non sono stati effettuati tagli orizzontali e quindi indiscriminati su tutti i comparti della spesa pubblica, ma tagli discrezionali che hanno colpito maggiormente il comparto strategico dell’istruzione.

Indicod Ecr ha poi presentato la sua ricetta per la ripresa. Si articola su tre pilastri: i primi due sono stati presentati da Lamberto Biscarini, managing director di Boston Consulting Group, che ha segnalato la necessità sia di aiutare le famiglie a basso reddito con figli sia di promuovere l’occupazione femminile; le due misure a regime potrebbero portare ai soli consumi grocery un beneficio tra 4,5 e 9 miliardi di euro all’anno.
22,7 miliardi di euro è invece il beneficio al Pil nazionale che potrebbe arrivare da una reale politica di liberalizzazioni computato da Roberto Ravazzoni, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese a Modena e Reggio Emilia, che con il Cermes Bocconi ha coordinato un osservatorio in materia.
La giornata è stata chiusa dalla tavola rotonda che ha visto dibattere Francesco Daveri, Università di parma, Valerio Di Natale, presidente e ad di Kraft Italia, Maurizio Ferrera, ordinario di Scienza politica alla Statale di Milano, Maria Laura Rodotà, del Corriere della Sera, e Vincenzo Tassinari, presidente Coop Italia.
Nei prossimi giorni presenteremo una serie di servizi video effettuati da Gdoweek nel corso dell’evento.

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