Interdis e Conad lavori in corso per un futuro insieme

La collaborazione tra Conad Interdis e Rewe all’interno di Sicon, cominciata a inizio 2007 in scadenza a fine 2011, si sta interrogando sul suo futuro, alla ricerca di nuove opportunità di crescita, come ha sottolineato Francesco Pugliese, direttore generale di Conad, nell’intervista rilasciata a Gdoweek (numero 36, 11 ottobre).

Format, assortimenti, logistica
In quest’ottica, Paolo Barberini, presidente di Interdis -5.492 milioni di euro il fatturato nel 2009- afferma: “Il Consiglio di Amministrazione di Interdis ha deciso di aprire a breve un tavolo di confronto paritario per individuare la strategia di sviluppo più efficace. Porteremo le nostre idee, così come discuteremo le proposte evolutive di Conad. Siamo interessati a proseguire l’alleanza, perché crediamo nella forza dei numeri e della qualità che possiamo sviluppare. L’accordo con finalità negoziali è una condizione necessaria, ma di per sé non sufficiente. Il confronto verterà, quindi, su temi strategici come format, assortimenti, logistica e centri decisionali, sempre nel rispetto delle specificità di ogni singola realtà territoriale ed imprenditoriale. Al momento nessuna opzione è esclusa”.

Il futuro dipende dalla condivisione strategica
In altre parole, la modalità per scrivere il futuro dipenderà dal grado di condivisione dei rispettivi orientamenti strategici. La volontà di Interdis è di valorizzare, anche attraverso una soluzione condivisa, i propri punti di forza e le specificità che, da sempre, la contraddistinguono, vale a dire presenza sul territorio nazionale con 2.735 pdv (di cui 2.684 al dettaglio e i restanti 51 all’ingrosso) presenti in 18 regioni italiane su 20 totali (attualmente non sono presidiate Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige ), vocazione alla prossimità e capacità di creare valore attraverso le carte fedeltà e il servizio al cliente finale.

Sicon è seconda in Italia
Oggi Sicon rappresenta una quota di mercato del 16,3% (fonte Nielsen, GNLC Luglio 2010) e si configura come la seconda forza nel panorama della gdo italiana, con oltre 5 punti percentuali in più rispetto alla terza posizione.

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