Interspar debutta a Parma

In una piazza caratterizzata dalla forte competizione commerciale, Aspiag Service debutta con una superficie di 2.500 mq, facendo leva su localismo, sosteniblità, servizio. Spiega lo store Marino Fineschi, Amministratore delegato

Aspiag Service debutta a Parma con un superstore di 2.500 mq; nell'inserimento in una piazza caratterizzata da una competizione commerciale molto forte fa leva sulle sue peculiarità, ossia focus su alimentari di qualità, forte presenza fornitori locali, sostenibilità e impegno per la comunità. “Siamo di fronte a una sfida difficile che siamo orgogliosi di accettare -dichiara Marino Fineschi, Ad di Aspiag Service Despar- ma siamo convinti che anche a Parma otterremo ottimi risultati: basti pensare che i nostri Interspar emiliani hanno una redditività a metro quadro doppia rispetto a quelli del Veneto. 02_interspar_parma_Le caratteristiche di questo punto di vendita, che ha richiesto un investimento di 11 milioni di euro, riguardano un’offerta di 30mila referenze, molto profonda e con un’attenta segmentazione di prezzo/qualità; ben 300 freschi provengono da fornitori locali. In generale, abbiamo pensato a questo superstore come a un luogo accogliente per tutti, aperto al quartiere, con un elevato livello di servizio e una forte attenzione alla sostenibilità, sia ambientale con i più moderni sistemi di energia fotovoltaica e di risparmio energetico, sia umana, come dimostrano le attività di responsabilità sociale che qui prevedono la cessione dell’invenduto a due onlus parmensi che si occupano dei più poveri”.

03_interspar_parma_Il layout dell'Interspar di Parma apre sul reparto ortofrutta, mentre tutta la parete di fondo è caratterizzata dalla presenza dei banchi assistiti che, nell’ordine, comprendono pescheria, macelleria, rosticceria, banco sushi, gastronomia pronta, con una forte presenza di piatti/ricette parmigiane, e panetteria. Non è previsto uno spazio per il consumo interno.

Tra le peculiarità dell’offerta grocery, la profondità dello scaffale spirit, con una forte presenza di grappa (che tradisce l’origine “veneta” della catena) e di vini, incentrata su etichette e varietà da produttori emiliano romagnoli. “Avremmo voluto realizzare una vera e propria enoteca che, insieme alla parafarmacia, ci avrebbero permesso di aumentare la completezza dell’offerta anche in chiave di servizio ai nostri clienti. Purtroppo le leggi attuali ci hanno impedito di avere una superficie di vendita con una dimensione totale di 3.000 mq (ndr: vale a dire 500 mq in più), così com’era nei nostri progetti iniziali”.

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