Iperal: 250mila euro per le scuole

Iperal
Il progetto La spesa che fa bene promosso da Iperal ha coinvolto 500 scuole della Lombardia che hanno appena ricevuto strumenti per le attività didattiche

Il progetto La spesa che fa bene promosso da Iperal ha coinvolto 500 scuole, tra primarie e secondarie di primo grado, pubbliche e paritarie, di sette province della Lombardia che hanno appena ricevuto strumenti per le attività didattiche come videoproiettori, televisori, notebook, computer, fotocamere, tablet e stampanti per un valore complessivo di 250mila euro.  Tra i partecipanti figurano 16 istituti scolastici della provincia di Como, 21 di quella di Sondrio, 23 di Lecco, 25 di Bergamo, 10 di Brescia, 15 di Monza e Brianza, 2 di Varese.

Alle scuole sono stati consegnati oltre 730 mila bollini grazie agli acquisti dei clienti IperalCartAmica che hanno fatto acquisti in uno dei punti di vendita Iperal tra il 26 ottobre e il 19 novembre scorsi ricevendo un bollino ogni 20 euro di spesa da consegnare alle scuole partecipanti all’iniziativa. Ad affiancare il Gruppo Iperal è la Fondazione AG&B Tirelli, la onlus creata dalla famiglia Tirelli nel 2007, che opera per dare sollievo a persone in stato di bisogno, per promuovere la cultura e l’istruzione.

 

Al primo istituto classificato è stato assegnato un premio di 16 mila euro, 12 mila al secondo, 8 mila al terzo, 5000 dal quarto al decimo, 3500 dall’undicesimo al trentesimo, 2500 fino al cinquantesimo e 1000 euro ai restanti, che si tramuteranno nei premi scelti da ciascun partecipante.

 

“La nostra più grande soddisfazione è quella di poter garantire un aiuto al sistema Antonio Tirelli Iperalscolastico - sottolinea il presidente del Gruppo Iperal Antonio Tirelli -, di consentire agli insegnanti di proporre nuovi progetti e agli alunni di realizzarli per accrescere le loro conoscenze e di migliorare la loro preparazione. Il grande successo dell’iniziativa è merito della nostra clientela che, negli anni, attraverso la Spesa che fa bene, ha dato prova di grande sensibilità e di attenzione ai bisogni dei territori”.

 

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