La distribuzione automatica torna a crescere

Dopo un 2020 complesso a causa del lungo lockdown, nel 2021 il settore si risolleva e realizza un +12,11% nel fatturato e un +10,46% nei consumi

Il comparto della distribuzione automatica chiude il 2021 con un fatturato di 1,435 miliardi di euro, per una crescita del 12,11% sul 2020. Le consumazioni aumentano del 10,5% (3,7 miliardi), mentre il parco macchine cresce del 2%. Il segmento si risolleva quindi, dopo un 2020 che, a causa del lockdown - e della chiusura di scuole, uffici, università e pubbliche amministrazioni - aveva perso oltre il 30%. Sono, queste, le prime evidenze emerse dalla studio realizzato da Ipsos per Confida (Associazione italiana distribuzione automatica) e presentato durante Venditalia, Worldwide Vending Show, manifestazione internazionale dedicata alla distribuzione automatica (Fieramilanocity 11-14 maggio 2022).

Il vending italiano, con più di 30.000 addetti, 3.000 imprese e oltre 820.000 macchine installate, rappresenta la più importante catena distributiva automatica alimentare d’Europa ed è anche punto di riferimento nella produzione ed esportazione del parco macchine: il 70% delle vending machine prodotte nel nostro Paese, infatti, viene esportato all’estero.
“La ripresa avvenuta nel 2021 -commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida- è sicuramente un segnale molto positivo che riconferma l’impegno del settore nell’affrontare la crisi scaturita dalla pandemia di Covid-19". Nonostante i volumi di consumazioni e fatturato siano ancora lontani dai numeri pre-pandemia, complice anche l’utilizzo intenso dello smart working durante tutto il corso dello scorso anno, Trapletti, nel medio termine (ovvero nei prossimi 5 anni) si attende prestazioni positive: "Per questo è importante -conclude il presidente di Confida- continuare a puntare su innovazione, transizione digitale e sostenibile.”

A trainare la ripresa sono le categorie delle bevande fredde, snack e gelati che sono aumentate del 13,5%. In particolare, il consumo di acqua pesa per il 77% sul totale della categoria; la crescita è stata ancora più elevata per gli energy drink e gli sport drink (rispettivamente +31,3% e +19,6%) grazie alla graduale riapertura dei centri sportivi e delle palestre durante il 2021. Bene anche le bevande alla frutta (16%), il the freddo (17%) e le bevande gasate (12%).
Nel corso del 2021, gli snack hanno recuperato solo parzialmente il forte calo dell’anno precedente (-40%) trainati da quelli al cioccolato (+17%) e salati (+16,5%). Interessante il dato degli snack freschi, i cui consumi sono incrementati del 10,6%: in particolare, tramezzini e panini/pizzette hanno visto rispettivamente un aumento del 15% e dell’11%.

Il caffè si conferma la bevanda calda regina ai distributori automatici: nel 2021 ne sono stati consumati 2,2 miliardi, per una crescita dell’8,9%. Nel complesso il comparto del caldo, che pesa a volumi il 68% del mercato dell’automatico, ha mostrato un recupero del +9,1% rispetto all’anno precedente: il caffè, rispetto alle altre categorie di prodotti, nel 2020 aveva risentito meno della crisi.
Anche il mercato dell’Ocs (office coffee service), ovvero quello del caffè in capsule e cialde, nel 2021 è tornato a crescere, sia a volume con oltre un miliardo di consumazioni (+7,7%) sia a valore con 394 milioni di fatturato (+8,3%). Nel 2020 il mercato aveva retto al colpo della pandemia principalmente grazie al canale famiglie, nel 2021 invece con la graduale riapertura degli uffici è tornando a crescere anche il peso dell’Ocs aziendale (73% del comparto).

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