La human revolution di Logotel

Il quarto quaderno della piattaforma Weconomy, nata nel 2010 per sostenere nuovi progetti di cultura d'impresa e creata da Logotel, che si autodefinisce service design company, rimette l'Uomo al centro delle trasformazioni aziendali. Il quaderno è un lavoro collettivo firmato da filosofi, scienziati, storici, manager di grandi imprese, fino ai giovani startupper, per un totale di 29 co-autori in un'ottica di approccio interdisciplinare.

Il lavoratore al centro
È il lavoratore al centro dei progetti nell'era di Twitter, dei wiki e, più in generale, di quella che Logotel definisce la weconomy: l'economia del Noi. In una congiuntura storica in cui la cappa della crisi grava pesantemente sulle imprese di mezzo mondo, uno spiraglio di possibile ottimismo -come quello dei casi citati- pare aprirlo la pubblicazione del quarto Quaderno Making Weconomy intitolato appunto "Human (R)evolution".
Le iniziali del titolo non sono casuali: HR come Human Resources, forse la funzione aziendale più in subbuglio in questi tempi di licenziamenti, coperte corte e cinghie che si tirano.

L'urgenza è di innovare
La tesi di fondo del Quaderno è messa nero su bianco da Cristina Favini, strategist & manager of design Logotel, nell'introduzione che apre il report: "L'urgenza è innovare gli strumenti di gestione, governo e formazione delle persone, coinvolgerle in un processo continuo, intriso di senso, fatto da momenti di formazione, auto-formazione, scambio collettivo e learning by doing".

Le tre dimensioni
La proposta alla base di questa ri-evoluzione del modello HR passa attraverso tre dimensioni della vita aziendale di un lavoratore, cioé i tre pilastri della saggezza che Logotel scandisce nei tre capitoli principali del Quaderno.
C'è l'aspetto individuale (il “ME”), da gestire con cura nell'equilibrio tra identità personale e professionale attraverso percorsi continuativi di formazione al cambiamento e di potenziamento di nuovi skills, competenze e attitudini sottili. C'è la dimensione relazionale dei rapporti all'interno dell'organizzazione (il “ME+ME”), che strumenti tecnologici di networking possono potenziare attraverso la costruzione di un senso comune. E c'è infine la questione dell'apertura al mondo esterno, al cosiddetto ecosistema del WE.

Cultura d'impresa
La collana dei Quaderni si inserisce in un progetto di cultura d'impresa che Logotel ha lanciato nel 2010 con la pubblicazione del libro Weconomy - L'economia riparte dal Noi, una piattaforma fisico-digitale sulle nuove frontiere dell'economia collaborativa. Con il Quaderno HR, la serie giunge alla sua quarta uscita, dopo un primo numero introduttivo dal titolo Auto, Beta, Co: riscrivere il futuro, una seconda monografia dedicata agli incroci tra design e impresa e un terzo numero speciale tutto sul mondo del retail.

Uscite trimestrali con maestri del pensiero
Il progetto prevede di percorrere attraverso uscite trimestrali il nuovo alfabeto dell'impresa dalla A alla Z, e per questo il nuovo numero si concentra sulla lettera H come Human, un argomento ampio affrontato da una molteplicità di punti di vista, da quello di filosofi come Salvatore Natoli a esperti di innovazione come David Orban della Singularity University e l'astrofisica Simonetta Di Pippo, dalla storia dell'arte Philippe Daverio a quella del cibo Silvio Barbero, vice presidente di Slow Food, da manager di grandi imprese fino a giovani startupper, per un totale di 29 co-autori, incluse le persone del team Logotel che lavorano ogni giorno su progetti di innovazione collaborativa e trasformazione d'impresa. In linea con lo spirito aperto del progetto, tutti i materiali sono liberamente scaricabili dal sito web weconomy.it grazie alla licenza Creative Commons o dalla nuova applicazione ufficiale Weconomy, disponibile gratuitamente su App Store.

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