Rovagnati: la logistica si muove anche con i green truck

green truck rovagnati
Si sviluppa la partnership tra Rovagnati e Gi.Ma.Trans con i green truck alimentati a Lng e gruppo refrigerante in elettrico, una delle prime cold chain sostenibili in Italia (Da Gdoweek 11)

La logistica è uno dei settori più importanti in cui si possono attuare strategie di sostenibilità e ne è un esempio la partnership tra Rovagnati e Gi.Ma.Trans che punta sui green truck. La collaborazione ha permesso di gestire il 30% circa delle tratte con mezzi alimentati a Lng (gas naturale liquefatto) e con il gruppo frigorifero alimentato non più da un generatore a gasolio, ma in elettrico. “Abbiamo una supply chain complessa -dice Federica Ferrario, supply chain director di Rovagnati-, con moltissime aree di lavoro e competenze a 360 gradi sul mondo del trasporto, dal ground, all’air freight, all’ocean freight. La logistica di Rovagnati si estende in tutto il mondo: serviamo dall’hub di Villasanta (Mb) più di quattro continenti. Oltre all’Italia e all’Europa, spediamo in Latam, Nord America, Asia Pacific. Inoltre, siamo negli Stati Uniti con un impianto di proprietà aperto lo scorso settembre. L’internazionalizzazione è il nostro pilastro strategico, però rappresenta al momento il 7-8% dei volumi complessivi di vendita. Quindi abbiamo un canale nazionale molto forte, servito da una centrale, anche attraverso partner che lavorano con noi in outsourcing gestendo quindi tutta la fase di distribuzione di secondo miglio in prossimità dei clienti".

Progetto green truck

"Il progetto green truck -continua Ferrario- è iniziato un anno e mezzo fa, e si presenta come un progetto pionieristico per il settore. Le mie esperienze passate mi hanno portato a lavorare su progetti di successo di questo livello, ma in altri settori, come quello del secco e del beverage, con nomi del calibro di Nestlé. Con questa eredità ho provato a introdurlo anche nel settore del freddo dove, in realtà, c’è una rarefazione di operatori in grado di lavorare su questo tipo di progetti. Con Gi.Ma.Trans, quindi, abbiamo intavolato la possibilità di entrare a far parte del pacchetto fornitori di Rovagnati in maniera strutturata, portando queste innovazioni importanti sia per l’azienda sia, appunto, anche per il settore del fresco. Noi abbiamo creato come elemento di valore per il partner un pacchetto di network interessante per sviluppare round trip tra stabilimenti Rovagnati. E da qui l’operatore ha messo i mezzi di sua proprietà interagenti con il network di riferimento”. Se il risparmio in Co2 e in emissioni come NOx è evidente, il driver principale della scelta non è primariamente il saving, ma la social responsibility e la riduzione dell’impatto ambientale.

Gi.Ma.Trans

Gi.Ma.Trans ha chiuso il 2021, a livello di consolidato, con un fatturato di 30 milioni e mezzo. “Abbiamo ampliato il nostro portafoglio clienti -dice Stefano Quarti, amministratore delegato di Gi.Ma.Trans-, sia per l’autotrasporto sia l’immobiliare industriale legato ai mezzi, quindi siamo complessivamente soddisfatti della crescita dello scorso anno. Siamo concentrati principalmente nel centro nord Italia e il nostro perno si trova sulla direttrice tra Milano e Bergamo, ma operiamo per diversi clienti fino alle Marche e la Toscana. A oggi il nostro parco veicoli Lng è composto da dodici Scania e quindici Iveco”. Una interessante innovazione è l’alimentazione elettrica del gruppo frigorifero, “quello che abbiamo tentato non è stato facile -afferma Quarti-, ma grazie alla collaborazione con Scania e ThermoKing siamo riusciti ad allestire dei mezzi che, oltre ad avere l’alimentazione a Lng possono far funzionare il frigorifero con un inverter montato sugli alberi motore, quindi oltre a muoverci mediante consumo di gas naturale, manteniamo una temperatura adatta al trasporto del fresco mediante energia elettrica, anziché consumare gasolio. Credo che l’Lng sia attualmente il carburante a minor impatto ambientale, ma resta secondo me una fase transitoria perché la visione futura da questo punto di vista si dovrà focalizzare sull’elettrico o sull’idrogeno”.

 

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