La via baltica alla democrazia incrocia molti shopping center

Ernesto Priatoni e Paolo Michelozzi, presidente e AD di Pro Kapital

“In campo immobiliare,
l'affare si fa quando si
compra, non quando si vende,
anche se lo si fa nel momento
più favorevole. E noi siamo stati
fedeli a questa convinzione,
quando, nel '93 siamo venuti
nei paesi baltici (Lituania, Estonia
e Lettonia), quando nessuno
credeva alle potenzialità di
queste zone. Anzi ci consideravano
dei pazzi, con conseguenti
difficoltà nel reperire capitali
necessari allo sviluppo. Eppure,
oggi raccogliamo i frutti della
nostra caparbietà”. È con queste
premesse che Ernesto Priatoni,
presidente di Pro Kapital
Group
, holding di diritto estone
che raggruppa le diverse società
di gestione divise per paesi
-oltre che Domina Vacanze,
il cui business è focalizzato nel
settore alberghiero e nella comproprietà
alberghiera.

Il Domina Shopping di Riga (45.000 mq di area commerciale,
dopo l'ultimo ampliamento di novembre) ha una galleria di 120
pdv, orientati alla moda e con una food court importante

I centri commerciali. Nel
portafoglio delle attività di Pro
Kapital, i centri commerciali
non rappresentano il business
strategico -che rimane l'edilizia-
, ma sono un tassello importante
per capire le abitudini di consumo.
“La vera scommessa è
stata nella gestione più che nella
realizzazione di questi centri:
ma siamo sempre più convinti
dell'esistenza di spazi commerciali,
come ci dimostrano i dati
a disposizione” chiarisce Paolo
Michelozzi, AD di Pro Kapital
e braccio destro di Priatoni.

La gestione dei centri. In
effetti, a Riga il Domina Shopping
(inaugurato nel 2003 e
continuamente aggiornato per
adeguarlo alle richieste di questi
paesi sempre più vicine gli
standard europei) si presenta
come una struttura che, per
ambientazione e architettura
(curata da studi italiani) è in linea
con gli standard abituali
dell'Europa occidentale. “Il
Kristiine è il primo centro di
Tallin per frequenza, come evidenzia
una ricerca di mercato
effettuata da Ariko Marketing”
precisa Michelozzi.

Nuovi territori. “Ma ormai
è tempo di andare altrove:
Ucraina, Moldavia e Russia
Orientale sono terreni ancora
inesplorati in grado di garantire
buoni affari nel tempo; ma bisogna
avere strutture adeguate
e capitali a disposizione. Vedremo
cosa riusciremo a fare”,
chiarisce Priatoni. Nuove sfide
si stanno preparando.

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